Santa Caterina da Siena, Dottora della Chiesa
Riflessioni di Loris Cozzolino* autore della Pagina Facebook Ogni santo giorno
Il 29 aprile, la Chiesa celebra Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e compatrona d’Europa. Caterina di Jacopo di Benincasa, questo è il suo nome nel mondo, nasce a Siena nel 1347. Il XIV secolo è un periodo complesso e difficile: passaggio di civiltà, tra guerre e pestilenze, si gettano le basi per la grande stagione rinascimentale.
Caterina è una bambina in un contesto in cui essere bambine e femmine non lascia molte speranze ma Caterina non è quello che sembra, Caterina è straordinaria e lei lo sa benissimo. A sei anni ha la prima apparizione di Cristo che la sposa misticamente :lei è sua e Lui è suo.
La madre Lapa, ignara e forse poco attenta alla ragazza (a sua discolpa bisogna dire che ha partorito 24 figli!), organizza quello che è necessario per la figlia: un matrimonio vantaggioso. Caterina ha ben altri piani e si taglia tutti i capelli provocando un travaso di bile alla madre e ai familiari.
Dopo estenuanti lotte, è il padre Jacopo che, vedendola in preghiera, lascia libera la figlia di fare ciò che vuole e Caterina entra nel terz’ordine domenicano.
Vi starete chiedendo ora troverà pace? Ma per niente! Caterina vuole stare nel mondo e vuole comandare nel mondo per amore di Gesù e pure un po’ per il suo orgoglio .
Analfabeta ma intelligentissima, detta le sue lettere destinate a papi, re e regine, uomini di chiesa e teologi. La cosa portentosa è che tutti la temono e le prestano ascolto. Arriva a cazziare il papa che non si decide a tornare a Roma dopo il lungo esilio ad Avignone e tanto che fa lo obbliga quasi!
Vedete, la vita e la personalità di Caterina sono straordinarie, ancora di più perché ella vive in un periodo in cui alla donna è negata ogni possibilità di azione; Caterina è invece protagonista assoluta e signora di sé stessa e della sua epoca.
È tanto importante per la storia della Chiesa che è una delle poche donne a ricevere l’appellativo di Dottore della Chiesa, cioè una sorta di pietra miliare della fede e della teologia.
Nel titolo ho voluto un po’ scherzare con l’attuale querelle relativa alle parole e al loro genere e beh… Caterina sarebbe andata anche oltre e, da buona ossessionata da manie di protagonismo, avrebbe preteso un genere tutto per lei.
In una delle sue numerose estasi vede Gesù che le strappa il cuore per poi donarle il suo, in uno scambio d’amore assoluto.
Muore il 29 aprile del 1380,a 33 anni come il suo Cristo, forse unico ad essere sfuggito ai rimbrotti di questa meravigliosa e unica donna.
* Loris Cozzolino, classe 1986, archeologo paleocristiano, passione smodata per l’agiografia, l’esegesi biblica e la teologia di genere. Non rassegnato ad un’immagine di Chiesa legalistica e respingente, nella marginalità e nello “scarto” vede il Volto del Cristo di Dio. Il suo blog di agiografie lo trovate al link https://www.gionata.org/tag/ogni-santo-giorno/
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