Santità, un arcobaleno di persone. “Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua” (Apocalisse 7:9)
Riflessioni di don Fabio
Matteo 5:1-12: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.
A differenza di quanto la mentalità dell’antico Testamento affermava, e cioè che se eri ricco, se stavi bene in salute, se avevi molti figli, eri un “benedetto” da Dio, Gesù proclama “beati”, e quindi benedetti, tutti i maledetti: poveri, affamati, assetati, perseguitati, disonorati, miti, emarginati! È un continuo capovolgere le pseudocertezze dei suoi interlocutori.
La religiosità ha pensato di ingabbiare Dio in regole e soluzioni semplicistiche, secondo cui basta osservare alla lettera le norme e le regole per essere a posto! Non ci aveva capito niente prima, e continua a non capirci niente oggi, chi si ostina a propinare dottrine e regole come vie per la salvezza: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello», abbiamo letto nella prima lettura dal libro dell’Apocalisse, e non è appannaggio di nessun “meritevole” né, tantomeno, la può gestire una religione.
La Salvezza è di Dio, e Lui l’ha donata gratuitamente a tutti/e.
Con affetto, buon onomastico a tutt*, Fabio!