Sapevo che mio figlio era gay ma rifiutavo di crederci
Penso di aver saputo dell’omosessualità di mio figlio sin da quando era bambino, ma mi rifiutavo di crederci. Mi sono sempre preoccupata per le persone gay e le ho difese, ma per qualche ragione mio figlio non ha mai sentito di potercelo dire.Noi siamo battisti e credo che conoscere la posizione della chiesa a proposito dei gay sia stato uno dei motivi per cui ce l’ha tenuto nascosto. Mio figlio è morto il 6 settembre 1997 a causa di qualcosa che ha inalato, che so molti ragazzi gay usano. È morto il giorno del funerale della principessa Diana.
La mia vita da allora non è mai più stata la stessa e credo che ciò dipenda in parte dal fatto che, pur sapendo nel profondo di me stessa che era gay, non ho mai avuto la possibilità di parlare con lui di quel segreto che si è portato con sé nella tomba.
Mi rattrista molto pensare che non se la sia mai sentita di dircelo perché noi, in realtà, lo amavamo incondizionatamente. Comprendo il peso che grava sulle persone omosessuali e, anche se sono tornata in chiesa dopo essermela presa per un po’ con Dio, mi arrabbio con i cristiani semplicemente perché non capiscono.
Mio figlio provò a vivere una vita da etero e so, oltre ogni dubbio, che la sua non fu una scelta. Sento che c’è qualcosa che devo fare per o con la comunità gay per aiutarmi a guarire dalla sensazione di aver abbandonato mio figlio. Anche se è niente, vorrei esserci per coloro che non hanno nessuno con cui parlare. Mio figlio era un ragazzo straordinario e mi manca moltissimo. Se là fuori c’è qualcuno che cerca la mia amicizia, io cerco la sua. Grazie.
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Testo originale: My son Bill