Save Me! Amore, fede e omosessualità sul grande schermo
Il film Save Me (Salvami) del regista americano Robert Cary colpisce già dalla locandina che mostra un crocifisso usato quasi come fosse una pistola. Presentato al Sundance Film Festival e al Los Angeles Gay & Lesbian Film Festival 2007, affronta attraverso una storia d’amore e di omofobia, sfaccettata e coinvolgente, il controverso rapporto tra omosessualità e fede cristiana.
Il film racconta la storia di Mark, un giovane gay dipendente dal sesso e dalla droga, che dopo una ennesima sera di baldoria è costretto, dai familiari, a partire per Genesi House, una comunità cristiana specializzata nella “cura dell’omosessualità attaverso la fede“.
Qui conoscerà Gayle, la donna che la dirige e che ha deciso di dedicare la sua vita alla missione di ‘curare i gay’ dopo la morte del figlio, suicidatosi perché non riusciva a vivere la sua omosessualità.
All’inizio Mark cerca di opporsi, ma ben presto comincia a legare con gli altri residenti ed in particolare con Scott, il tutore incaricato di guidare Marck verso la sua conversione.
Pian piano la loro amicizia diviene amore, così Mark e Scott sono costretti a prendere coscienza di se stessi, rifiuteranno di rinnegare il loro amore e progetteranno la fuga ed il loro amore metterà in crisi proprio Gayle e le “verità assolute“ che sorreggevano la sua comunità.
Un film che vuol essere un invito a riflettere sull’impossibilità di convertire con motivazioni psicologiche o religiose quella che è la propria natura, data da Dio.
Save Me, terzo film per Robert Cary, già regista di altre due pellicole a tematica GLBT (inedite in Italia), mai uscito in italia sino ad ora, è stato finalmente distribuito in inglese con sottotitoli in italiano da www.queerframe.tv su cui può essere acquistato e scaricato.