Scoprendo la Lesbiennale, il primo festival itinerante d’arte lesbica
Dialogo di Katya Parente con Leila Lohman
Cultura e arte, checché se ne dica, sono sempre stati fondamentali nel formare e ri-formare la società: pensatori e correnti filosofiche hanno contribuito a plasmare il mondo come ora lo vediamo. È in questo solco che nasce la Lesbiennale, un festival itinerante alla sua prima edizione, proposto dall’EL*C, che si terrà a Bruxelles dall’8 al 10 ottobre e sarà fruibile, virtualmente, fino all’8 novembre 2021. A parlarcene è nostra ospite Leila Lohman, co-direttrice dell’EL*C e coordinatrice della manifestazione.
Prima di tutto, che cos’è la European Lesbian * Conference (EL*C)?
La Eurocentralasian Lesbian* Community – (“EL * C”) è una rete lesbica femminista e intersezionale. L’EL * C è nata come uno spazio auto-organizzato nel 2016, riconoscendo la molteplicità di esigenze concernenti i diritti, la visibilità e il benessere delle lesbiche in tutta Europa e in Asia centrale.
Nel 2021, EL*C conta oltre 300 membri individuali e 41 gruppi affiliati. Più di recente, abbiamo sottolineato la necessità che le lesbiche siano incluse in tutte le forme di lavoro di risposta alla pandemia che si sta intraprendendo: raccolta di dati, finanziamento e supporto della comunità. Maggiori informazioni su EL * C si possono avere cliccando https://europeanlesbianconference.org/
Perché creare la Lesbiennale?
Dal 2018 EL*C ha pensato di creare un festival che celebrasse l’arte lesbica. Durante le nostre conferenze a Vienna (2017) e a Kiev (2019) abbiamo sempre curato uno spazio dedicato alle opere di arte visiva! Ci assicuriamo inoltre che si svolgano eventi culturali (spettacoli, concerti) durante tutto il programma. Ma dover limitare, purtroppo, il numero di opere d’arte esposte era frustrante; volevamo mostrare molto di più, da qui l’idea della Lesbiennale: un intero festival d’arte dedicato alla celebrazione delle creazioni di artiste lesbiche.
Quindi, dopo due conferenze di successo su larga scala, abbiamo deciso di dedicare il nostro prossimo evento alla celebrazione delle molte opere d’arte politica e radicale creata dalle lesbiche nel passato e nel presente. Questo modo di procedere ci sembra molto funzionale: infatti le artiste lesbiche, radicali o meno, durante le varie epoche hanno testato, sfidato e molte volte proposto alternative ai modi in cui le società si sono organizzate.
Con la pandemia e le sue conseguenze abbiamo deciso di fare della Lesbiennale il nostro evento chiave del 2021. Con artisti e comunità queer duramente colpiti durante la pandemia a causa di innumerevoli concerti cancellati l’arte e la cultura in tutte le sue forme non è stata mai così necessaria! Organizzare un festival artistico in questi tempi difficili è un’opportunità per interagire con artist* e intellettual* che sono stat* fortemente colpiti dalla pandemia (a causa di innumerevoli cancellazioni di progetti).
Abbiamo deciso che, a livello politico, questo era un buon momento per curare un festival di arte lesbica. E con oltre 500 opere (incluse fotografia, video, musica, performance e scultura) inviate tramite invito aperto, vediamo quanto le artisti di tutta Europa, Asia centrale e oltre siano desiderose di tornare di nuovo nel mondo dopo due anni di pausa!
Maggiori dettagli sulla Lesbiennale (programma, iniziative e partner culturali) sono disponibili sul sito web del festival: https://lesbiennale.art/
Si tratta di un festival “ibrido”. Si alterneranno corti cinematografici, dibattiti e momenti di cultura e di svago. Perché una formula del genere?
Per questa prima edizione, EL*C ha pensato di non imporre alla Lesbiennale un tema al di là delle parole chiave: Arte, Cultura, Politica. La nostra intenzione è promuovere la diversità e uno spazio/piattaforma aperto ad opere d’arte e produzioni culturali che mostrino in modo critico ciò che comporta vivere il mondo come una donna lesbica, bi, queer, trans senza prediligere alcun media/forma d’arte.
Il programma del festival è un mix tra opere già selezionate e conferenze e contributi estemporanei pervenuto in seguito ad un invito aperto. Con la Lesbiennale il nostro obiettivo è promuovere il senso di comunità generato dall’arte e dalla cultura lesbica. Per questo invitiamo artiste, scrittrici figure di spicco del femminismo francofono contemporaneo come Alice Coffin, Iris Brey, Tahnee Regent e Joëlle Sambi Nzeba. Volevamo anche organizzare un dibattito più serio sulla lesbofobia nello spazio pubblico e nei media con politici come il Segretario di Stato belga per l’uguaglianza di genere, Sarah Schlitz.
In pratica, dopo la pausa di due anni causata dalla pandemia, abbiamo dovuto affrontare l’organizzazione degli eventi sotto una nuova luce: come un vettore multistrato di connessione tra le persone sul campo e i membri della comunità che non possono essere presenti a Bruxelles per l’evento. Per questo motivo, stiamo ponendo l’accento sugli eventi in live streaming e stiamo costruendo una galleria d’arte online, che presenterà i 230 artiste che hanno risposto alla nostra open call. Inoltre, per l’organizzazione della Lesbiennale, EL * C è stata affiancata da collettivi lesbici locali per fungere da sede e partner di programmazione.
Il fatto che molte di queste realtà con sede a Bruxelles abbiano deciso di unire le forze per la prima edizione della Lesbiennale dimostra che questo tipi di progetto diventa una grande opportunità per conoscere gruppi affini e costruire insieme qualcosa di significativo per la nostra comunità.
Che risultati sperate per questa edizione?
La visibilità lesbica e la visibilità delle artiste lesbiche è al centro della Lesbiennale. Speriamo che lesbiche e femministe partecipino all’evento a Bruxelles o online e ne parlino con i loro amici e colleghi. In definitiva, i partecipanti non dovrebbero essere delusi perché, dopo tutto, EL * C fa – ed ha fatto – del suo meglio per arricchire tutti, spiritualmente e politicamente, durante ogni evento. L’obiettivo per noi è creare un evento nel senso più forte della parola, “un evento che cambia la vita ordinaria”.
La manifestazione itinerante. Sapete già dove si terrà nel 2023?
Dopo la nostra prima edizione nel 2021, il nostro obiettivo è che questo festival si svolga ogni due anni in un luogo diverso all’interno del nostro ambito operativo: Europa e Asia centrale, appunto. Non posso dirvi ancora dove sarà la Lesbiennale nel 2023 semplicemente perché non abbiamo deciso; tuttavia, è molto probabile che la prossima edizione viaggerà da Bruxelles a est, dove l’arte impegnata
continua a essere un potente strumento nel processo di confronto con contesti sociopolitici ambivalenti.
Bruxelles, per tre giorni, diventerà la capitale della cultura lesbica. Tutte in Belgio allora! E nessuna scusa, visto che gli eventi saranno anche in streaming. Sperimentiamo la bellezza, facciamola nostra, e cambiamo il mondo!