Se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? (Matteo 5,43-48)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Ciò che sembra un paradosso – amare il nemico – viene spiegato da Gesù facendo intendere che lo sguardo di Dio sulla vita è quello pratico e semplice di un Padre che ci insegna a guardare la cose con umiltà, cioè con verità, lasciando al suo Cuore giusto di Misericordia la custodia ed il discernimento del bene e del male nella coscienza nostra ed altrui.
Dal Vangelo secondo Matteo 5,43-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. »
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.