Se persone LGBT+ non si batteranno per i loro diritti chi lo farà per loro?
Riflessioni di Alex Rizzi, presidente dell’associazione LGBT Il Groviglio – Biella e Valsesia
Gli Italiani hanno votato, o meglio, hanno votato poco più della metà. Il partito più popolare è quello degli astensionisti, comunque di quelli che sono andati alle urne quasi la metà ha votato per la destra della Meloni. Sappiamo bene che non hanno intenzione di ritenere prioritari i diritti civili lgbtq+, ma neanche quelli per le donne e per gli immigrati.
È il momento per fare un po’ di analisi anche tra noi: com’è possibile che siamo arrivati a questo disastro totale? Il dito è puntato verso la sinistra, che è stata incapace di ascoltare i problemi della gente… va bene, sarà anche quello il problema… ma noi personalmente, cosa abbiamo fatto per i nostri diritti?
Sono parecchi anni che lavoro nell’attivismo lgbt+, e quello che ho notato spesso è che gay e lesbiche hanno sempre delegato ad altri le proprie lotte. Noi abitiamo in una piccola provincia, ma anche qui si sono combattute lotte molto forti, ad esempio per la legge Zan, a Biella abbiamo organizzato due manifestazioni con il PD, ma i gay dov’erano? A parte i soliti volti noti, il resto dei presenti erano rappresentanti delle varie associazioni che supportano le nostre lotte.
L’impatto sociale è questo, i soliti vanno in piazza, non abbiamo quella visibilità che ci può permettere di sdoganare un immaginario che ci vede trasgressivi e poco seri. Noi sappiamo che non è così, ma chi poi va a votare vede quello che gli fanno vedere in televisione e quello che gli propina la destra in questo momento. No gender nelle scuole, no matrimonio egualitario, no adozioni, e molto altro ancora.
I Pride? sì, sono di grande visibilità, ma la gente cosa ricorda di queste importanti manifestazioni? credete che ricordino il perché è stato istituito? Ricorderanno le nostre richieste di diritti? Le nostre lotte contro l’omofobia? NO. La gente ricorda le trasgressioni (sacrosante), ricorda le Drag Queen, il culi e i seni al vento e quando va a votare… vota chi vuole la fine dei Pride.
Io mi sto chiedendo, cosa facciamo davvero per farci conoscere? Altro esempio. Avete visto al Biella Pride, la presenza delle associazioni è stata enorme, non mancava nessuno. Ma noi, quando andiamo a supportare le lotte e i diritti degli altri? MAI. Sono anni che personalmente cerco di essere presente in tutte le manifestazioni del territorio, prima di tutto per convinzione, ma anche per ringraziare la presenza altrui, però malgrado i miei continui appelli, la partecipazione delle persone lgbt+ alle altre realtà sociali è quasi nulla. Questo influisce sulla cognizione che le persone hanno su di noi.
Insomma, vista l’attuale situazione preparatevi a scendere in piazza 1, 10, 100, 1000 volte, ma non solo per le nostre ideologie: in questo tragico momento storico tutto il tessuto sociale verrà attaccato brutalmente, ne usciremo solo se saremo capaci ad unire le nostre forze, solo se faremo davvero la nostra parte, dobbiamo imparare a non delegare agli altri, la faccia dobbiamo mettercela noi. Altrimenti sarà troppo tardi?
NO, è già troppo tardi, cerchiamo almeno di limitare i danni e seminare per un futuro migliore per chi verrà dopo di noi.