Senatori “qualunque cosa non avete fatto a uno solo di questi miei fratelli non l’avete fatto a me” (Mt 25, 45)
Lettera aperta inviataci da Mattia, 21 anni
27 ottobre 2021, una data tristissima per l’Italia e per tutta la comunità lgbt. Un giorno in cui una speranza che si era accesa nel cuore di tanti è stata brutalmente spenta, un giorno in cui abbiamo visto quanto l’essere umano sia ancora capace di odiare, di ridere ed esultare dinanzi al dolore degli altri, un giorno che ha rimesso nel mio cuore la triste certezza che così il mondo non sarà un posto migliore.
La cosa che personalmente mi ha fatto più male è stata vedere i politici italiani esultare e gioire per l’affossamento di una legge che non solo avrebbe tutelato tante persone esposte a odio e sofferenza ma avrebbe contribuito a rendere il mondo un posto migliore e più vivibile per tutti.
Il mio dolore e la mia delusione si moltiplicano davanti alla gente che si dice cristiana e che al posto di costruire ponti di amore creano barriere assurde.
A chi ha riso ed esultato, a chi ha avuto il barbaro coraggio di “ringraziare Dio” per l’affossamento di questo importantissimo disegno di legge e perciò si sente profondamente cattolico e religioso voglio solo ricordare un passo del Vangelo in cui Gesù dice: “Qualunque cosa non avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli non l’avete fatto a me“.
Voi cari politici in questo momento, avete negato tutela e protezione non solo alla comunità lgbt, ma in questo caso al Signore stesso. Perciò risparmiatevi la predica e abbiate l’umiltà e la capacità di fare solo silenzio.
Nonostante tutto, conservo la speranza che il mondo possa migliorare e di certo non mancherà il mio contributo e quello delle persone capaci di amare e di essere strumenti di tenerezza e di accoglienza per renderlo davvero migliore.
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