Senti lo spirito queer che soffia incessantemente generazione dopo generazione?
Riflessioni di Brian G. Murphy* (Stati Uniti), liberamente tradotto da Innocenzo
Oggi andrò al Pride di West Hollywood per incontrare David, un amico della mia sinagoga. Venticinque anni fa, qualcuno gli scattò una foto a torso nudo mentre partecipava felice al pride e la mise sul sito web della nostra sinagoga.
Alcune settimane dopo, un nuovo ragazzo stava parlando con David e venni a sapere che questo ragazzo aveva visto quella foto, sul nostro sito web, ed era venuto al culto sperando d’incontrarlo e da allora stanno ancora insieme.
Ho convinto David a ricreare quella foto iconica quest’anno poiché è la prima volta che terremo nuovamente uno stand al Pride, dopo molti anni.
C’è qualcosa di veramente potente nel riunire generazione dopo generazione (l’do v’dor si dice in ebraico). Questa foto è un po’ una cosa stupida, ma rappresenta qualcosa di grande e bello: 33 anni fa, un gruppo variegato di ebrei queer fondò una sinagoga, che 33 anni dopo è ancora in piedi.
La maggior parte dei suoi membri non ha figli da crescere nella sinagoga, eppure siamo ancora qui. Ogni generazione più giovane che ne varca le porte, diventa parte di questa famiglia che si è scelta.
Le persone LGBTQ partecipano alle marce e ai Pride da oltre 50 anni. Ci riuniamo nelle chiese, nelle sinagoghe, nei bar e nei vicoli da ancora più tempo.
Ogni volta che vai in uno spazio queer, è come se partecipi a un rituale religioso. Noi siamo ancora qui.
Ogni bandiera del Pride, ogni bar gay di una piccola città, ogni studio biblico queer… trascendono il tempo, il luogo, la lingua e i confini.
Sono ricordi tangibili di uno spirito queer che soffia senza estinguersi mai
Brian G. Murphy è co-fondatore del sito web Queer theology e si occupa di spiritualita queer.
Testo originale: Pride Is Holy