Sentinelle in piedi. Quel silenzio… cieco
Riflessione di Christian Albini* pubblicata sul mensile “Jesus” del novembre 2014
«Prof., sabato sera in piazza hanno pregato contro i gay». Una mia alunna mi ha informato così della veglia delle Sentinelle in piedi svoltasi il 5 ottobre in più città contemporaneamente.
Per molti cattolici questo movimento è una difesa della famiglia fondata sul matrimonio. Credo invece che sia il caso di aprire una riflessione critica. Da marito e padre di tre figli non mi sento difeso dalle sentinelle e nemmeno ne avverto il bisogno.
Soprattutto, perché l’essere a favore della famiglia si risolve nell’opporsi al ddl Scalfarotto che estende la legge Mancino anti-discriminazioni ai casi di omofobia, in quanto secondo loro impedirebbe la libertà di espressione. Come se le sorti della famiglia dipendessero da questo.
Le sentinelle veglierebbero: per i diritti delle madri lavoratrici; per gli asili nido; per dissociarsi dal pestaggio di un ragazzo gay?
La mia alunna ha certamente male interpretato, ma l’immagine che appare è questa, se oltre al “no” alla legge non si pronunciano dei “sì”: alla dignità delle persone omosessuali; alla condanna di violenze nei loro confronti; alla positività di due persone che, comunque, si legano in un amore duraturo e fedele.
Ci sono vescovi e teologi favorevoli a una regolazione delle unioni di fatto, senza equipararle al matrimonio. Quando si veglia in un silenzio che non sembra aperto all’ascolto e alla comprensione dell’altro, del suo vissuto, delle sue ragioni, ci si pone di fatto contro di lui. La libertà di opinione sconfina nel pregiudizio.
È fuorviante etichettare le persone omosessuali come un partito antifamiglia: sono uomini e donne animati da un legittimo desiderio di felicità e di vita buona. Perché non partire da qui?
Nel silenzio buono e fecondo nasce una parola che cerca l’incontro, come nella Bibbia. Altrimenti, è mutismo ostile.
* Christian Albini (Crema, 1973) marito, padre, insegnante, teologo. Partecipa alla vita cristiana della sua comunità parrocchiale e della sua diocesi, dove è coordinatore del Centro Diocesano di Spiritualità. È autore di libri, articoli e del blog Sperare per tutti. È socio fondatore dell’associazione Viandanti. Su twitter @Sperarepertutti