Sentirsi donna in un corpo di uomo. Alla ricerca di una compagna
Testimonianza di Marie-Noelle tratta da people/conway del febbraio 2005, liberamente tradotta da Erica
Ho vissuto un po’più di due anni con la persona che ho incontrato dopo la mia operazione.
Anche se l’avevo prevista, la nostra separazione è stata molto dolorosa per me. Mi ci sono voluti mesi per accettare la perdita e disperavo che avrei mai più trovato qualcuno.
Sono stata molto fortunata ad essere circondata da molti amici in quel momento, che ho vissuto con grande dolore. Ci sono voluti otto mesi per ricominciare a tirare la testa fuori dall’acqua e a ritornare su.
Una cosa che mi sembrava molto problematica è che non vedevo dove avrei avuto la possibilità di incontrare una nuova compagna.
Il mio posto di lavoro è prevalentemente maschile e l’associazione delle donne di cui faccio parte non mi sembrava essere un posto molto favorevole, nel senso che pochissime coppie si erano formate al suo interno.
E’ stata la mia terapista a farmi notare che un settimanale della regione aveva una pagina di annunci, erano di buon livello, e vi erano anche annunci di persone omosessuali.
Mi ci sono volute ancora un paio di settimane prima di arrivare a scrivere il testo di un primo annuncio e poi di inviarlo.
Questo primo annuncio mi ha portato otto risposte. Non mi sono innamorata delle persone che ho poi incontrato, ma ho ricevuto alcune risposte molto personali e toccanti.
Due delle persone che ho conosciuto attraverso questo primo annuncio sono diventate molto amiche e con loro ho vissuto momenti preziosi.
Allo stesso tempo è stato frustrante non avere incontrato una nuova compagna e rimanere con la mia paura di non poterne trovare una, ho sperimentato che potevo fare begli incontri attraverso di essa ed è stato importante.
Mi ci è comunque voluto del tempo per interiorizzare il fatto che avevo fatto degli incontri belli e che ero già ad un buon punto. La mia terapia è stata essenziale per capirlo.
Circa due mesi e mezzo dopo quel primo annuncio ne ho scritto un secondo sullo stesso settimanale. Non ha avuto molto successo. Ma al tempo stesso, ho approfondito il mio rapporto con alcune persone che avevo trovato con il primo.
Più o meno in questo periodo, durante la mia terapia, ho avuto l’esperienza di rendermi conto delle mie capacità. E’stato un momento di svolta.
Mi ha aiutato a capire di più quello che non faceva per me nella mia precedente relazione e, soprattutto,a cominciare ad avere fiducia in me stessa e a sentire quello che cerco in un rapporto di coppia.
I due mesi che seguirono mi hanno permesso di piangere finalmente il mio rapporto precedente. Proprio in questo periodo, per caso, durante una festa, ho incontrato una persona con cui ho vissuto un incontro molto breve, ma molto forte e che si è rivelata molto importante per me.
Durante questa festa, ho sperimentato che avrei potuto catturare lo sguardo di un’altra persona che è stata sufficientemente colpita dalla qualità del mio ascolto e dalla mia presenza tanto da voler fare la mia conoscenza e da cambiare i suoi impegni.
Durante le settimane che seguirono, ho sperimentato che potevo essere apprezzata per quello che sono (e di potermene rendere conto!), sentire una crescente fiducia e un coraggio che mi hanno permesso di affrontare dei rischi e il coraggio di impegnarmi in un rapporto come non avevo mai avuto il coraggio di vivere.
Ho fatto l’esperienza di poter condividere il mio passato e di essere accettata dall’ altra. Ho anche sperimentato il fatto che avessimo entrambe una notevole sensibilità e una grande forza mi ha permesso di portare qualcosa di davvero unico e di molto apprezzabile nell’intimità.
È questa esperienza che mi ha consentito di sentire che avrei potuto essere una compagna di qualità per un’altra donna.
Il rapporto con questa persona si interruppe bruscamente, e l’ho vissuto molto male. Ancora una volta ho avuto la fortuna di avere amici straordinari e una terapeuta eccezionale.
Inviare un nuovo annuncio è stato per me un atto importante per non farmi annegare nel mio dolore. E poi ho cominciato ad abituarmi a usare questo tipo di mezzo.
Questa volta ho scelto di mettere il mio annuncio su un sito web per lesbiche della regione. Ho ricevuto alcune risposte che mi hanno aiutato a conoscere persone simpatiche, ma queste relazioni non sono durate. Ma questo annuncio mi ha dato una nuova chiave che è stata,anch’essa, essenziale.
Avevo spesso visto degli annunci che specificavano che le persone cercavano una relazione “senza problemi”, che non fosse un “perdere la testa”, ecc.
Questa formulazione non mi andava. Avevo una immagine troppo negativa di me per rispondere ad un tale annuncio. Sapevo anche quanto avevo lottato e non mi potevo vedere in una relazione con una persona che non avesse nessuna sensibilità verso le proprie difficoltà e verso quelle dell’altra.
Per finire , sentivo che avrei voluto il contrario cioè una persona che fosse cosciente della propria quota di sofferenza, ma che avesse camminato abbastanza per essere indipendente e per essere felice di tutto il cammino già percorso.
Allora ho redatto un nuovo annuncio in questo senso, molto personale (e molto diverso da qualsiasi altro avessi visto) nel sito stesso. Ho detto chi ero e che tipo di rapporto volevo.
Il giorno dopo ho ricevuto una prima risposta. Veniva da una persona che rispondeva ad un annuncio per la prima volta. Abbiamo avuto una corrispondenza di qualche giorno, molto personale e molto toccante.Ci ha dato voglia di incontrarci.
Era abbastanza interessata da invitarmi direttamente da lei, che è davvero inusuale quando si incontra qualcuno tramite un annuncio!Sono andata da lei (questa volta è stato molto importante) molto fiduciosa.
Ci siamo piaciute e , da quel momento non ci siamo più lasciate! Stiamo insieme da qualche mese e stiamo per traslocare in un appartamento comune.
Naturalmente le persone vicine a noi sono state un po’ sorprese dalla nostra relazione, perché si era verificata così rapidamente. Ma ci hanno accettato. E stiamo facendo l’esperienza di una bellissima relazione tutt’e due.
Mentre ho percepito a lungo la mia differenza come un handicap per una via amorosa piena, sono convinta che nessuno è mai stato nella mia testa. Naturalmente non posso piacere a tutti.
Ma questo è vero per tutti gli esseri umani. Naturalmente la mia transessualità può generare la paura o il rifiuto. Ma è vero anche per altre differenze. Naturalmente, anche quando si ha molto da dare, è difficile trovare un partner interessato.
Ma io sono davvero pronta ad un rapporto al ribasso? Non credo. E ancora, non sono la sola in questa situazione. Naturalmente anche essere berdache (o “due spiriti” come dice il vocabolario) può respingere alcune persone.
Ma ho sperimentato che questo può anche essere considerato come un dono molto prezioso dagli altri.
Tutto questo fa si che sia oggi intimamente convinta che la transessualità non sia un ostacolo per condurre una vita amorosa completa.
Dobbiamo sapere chi siamo, il valore di ciò che facciamo, che tipo di rapporto noi cerchiamo per trovare buoni luoghi per un/una partner.
Io so quante transessuali sono sole e hanno difficoltà a trovare un/una partner amichevole e rispettosa è così ho capito bene come una tale convinzione possa urtare. Io stessa ho sofferto molto di solitudine e so fino a che punto possa far male.
Ma oggi sono convinta che non è una fatalità. Nel suo libro Geri Nettick menziona il fatto che le donne transessuali lesbiche hanno molte più possibilità delle eterosessuali di reinserirsi socialmente e di trovare una relazione amorosa duratura. Non so quanto sia vero.
Ma trovo che se ho dovuto lottare con tutte le mie forze per decenni prima di vedere la fine del tunnel, vivo un bellissimo rapporto e non ho lottato invano!
Se questa esperienza potesse ridare speranza ad altre persone, ne sarei molto felice.