Sentirsi donna in un corpo di uomo. Un nuovo inizio
Ho iniziato il mio controllo formale (per diventare donna) da parte di uno psichiatra, un sessuologo che viveva in città, e non con una equipe appartenente ad una istituzione universitaria. Era distante, ma non ha mai interferito e mi sono sentita rispettata. Di questo, gli sono veramente grata.
Questo mi ha permesso di creare un elenco di cose da fare e da non dimenticare. Volevo non solo fare le cose “bene”, ma volevo rendere evidente agli occhi di tutti che quello che stavo facendo era la semplice rivelazione di chi sono.
La questione dell’assicurazione sanitaria era importante per finanziare l’operazione. Una persona mi ha raccomandato di fare molto presto una assicurazione ”privata “, per poter beneficiare dei migliori chirurghi e per potermi fare operare in Clinica privata.
Ma poiché era estremamente costosa (nell’ordine dei 550 dollari al mese), ho optato per una soluzione di compromesso, di una assicurazione “semi-privata”, sperando che bastasse. E ‘stato comunque rischioso. Quando si conclude un contratto “privato”, l’assicurazione può rifiutarsi di assumere la responsabilità di determinate patologie. È quindi meglio controllare il contratto con molta riflessione, ma abbastanza discretamente per non attirare interesse. Ho aggiunto un paio di paragrafi sull’assicurazione malattia in Svizzera alla fine di questo documento.
Mi ci sono voluti alcuni mesi prima di iniziare la mia depilazione elettrica. Ho finalmente trovato uno studio in cui le estetiste erano specializzate in depilazione elettrica. Ho scelto di rinunciare al laser per evitare ogni rischio di ricrescita. Le estetiste che ho trovato sono estremamente competenti, accoglienti, calorose e anche organizzate.
Avevano fatto un accordo con un dentista vicino al loro studio per le persone che avevano bisogno di anestesia locale alle labbra. Tale disposizione si è rivelata estremamente utile. Ho ancora dei ricordi molto forti delle ore trascorse con loro.
Ricordo ancora la mia prima sessione di un’ora, questo primo contatto con il dolore, la pelle completamente gonfia e i primi peli che sparivano. Ricordo il calore e la giocosità delle donne con cui ho lavorato, mi ricordo la nostra crisi di ridarella mentre mi stavano torturando.
Ricordo di come era difficile in un primo tempo vedere questo lavoro andare avanti così lentamente. Ricordo quanto fosse doloroso all’inizio dover lasciare crescere i peli sulle mie labbra per molto tempo per poter poi depilarli meglio.
Ricordo una seduta di tre ore destinata a pulire il mio mento (avevo deciso di non alzarmi dal letto, finché rimaneva un solo pelo!). Ricordo il momento in cui, per la prima volta, tutte le parti del mio viso erano state trattate almeno una volta. Ricordo il momento in cui un ora è stata sufficiente per eliminare i peli dal mio viso, tutto in una volta.
Ricordo di quando l’anestesia sulle labbra non è stata più necessaria. Ricordo quando abbiamo potuto cominciare a ridurre la durata delle sedute, il tempo fra l’una e l’altra. Questo momento, per me, è stato un vero rito di passaggio.
La depilazione fa male. Ho dovuto scontrarmici. Inizialmente, il progresso è stato così lento che mi faceva disperare! Ho avuto bisogno di un sacco di buona volontà per continuare senza fallire. Eppure, poco a poco, ho visto qualcosa di straordinario.
Ho visto la mia vera faccia uscire da sotto la barba che la imprigionava. E’ stato così straordinario! Così, nonostante il dolore, le sedute di depilazione sono diventate un momento essenziale della mia vita.
Ho fatto di tutto per non perderne una e ci sono riuscita. E’ anche questo mi ha permesso di sopportare quando l’anestesia delle labbra è stata inutile e ho dovuto continuare senza. In parallelo, ho cominciato a lavorare sulla mia voce con il metodo di Melanie Ann Phillips. E ‘stato lungo e difficile. Ci sono voluti otto mesi per avere il primo inizio di risultato.
A differenza di lei, i risultati non sono mai stati perfetti. Dubito di poter mai cantare in un coro classico. Ma quello che ho ottenuto mi basta abbondantemente nella vita quotidiana e questo è l’essenziale.
Nel frattempo, oltre a un monitoraggio formale con il mio psichiatra, ho continuato a lavorare con la mia terapeuta. Anche questo è stato essenziale. E ‘stata veramente mia alleata. Ha accettato di imparare con me cosa fosse la transessualità. Con lei ho iniziato a togliere la maschera nella quale sono stato imprigionata da molti anni ed ho scoperto il vero volto della donna che sono .
E’ in quel momento che ho anche cominciato a parlare ai miei amici di quello che stavo vivendo. Sono stata felice di vedere che non ne ho perso nessuno! Tutte mi hanno accolto per come ero.
I miei genitori e mio fratello non mi hanno mai rifiutato. Ma i miei genitori hanno dovuto lottare per adattarsi al mio cambiamento. Il loro mondo è improvvisamente scoppiato. Mia madre ha avuto in modo particolare delle difficoltà ad adattarvisi.
Per la prima volta nella mia vita, uscivo dalle regole in cui mi aveva mantenuto, e in che modo!Dal momento che non parlavano inglese e che non c’è nessun buon libro in francese sulla transessualità e che avevo bisogno di aiutarli a capire, ho iniziato a tradurre “True Selves” per loro. Mi ci sono voluti 10 mesi. Ma è stato molto utile. Ciò ha contribuito notevolmente a far accettare quello che stavo passando. Hanno avuto un quadro che ha permesso loro di capire che quello che stavo facendo non era destinato al fallimento.
Professionalmente, ho avuto una prima fortuna quando ho iniziato la mia depilazione. Ho potuto beneficiare di un cambiamento di lavoro in un altro reparto dell’ospedale dove già lavoravo, un reparto dove lavoravano molte più donne e che sembrava più aperto. Dopo qualche mese, ho cominciato a sentire che questo trasferimento era stato effettivamente una buona idea. A poco a poco, un rapporto di rispetto reciproco si è creato con il mio nuovo capo. Nel corso del tempo, è diventato molto forte e questa persona ha svolto un ruolo essenziale nel prosieguo della mia transizione.
Dopo essere stata seguita per sei mesi,quando avevo già avuto un paio di mesi di depilazione, il mio psichiatra mi ha chiesto se avevo iniziato a prendere degli ormoni. Gli ho detto di no perché avevo bisogno del suo permesso! Allora mi ha dato le referenze di un endocrinologo del posto. Lui mi ha fatto fare un esame del sangue e mi ha subito messo nel suo regime standard :Androcur e Diane 35. Ed è iniziato!
La Diana è un prodotto molto dolce, i cui effetti sono lenti da vedere. Inoltre, rispetto ad altri prodotti, gli effetti sono molto meno spettacolari. Ma ha due vantaggi.
Comporta rischi nettamente inferiori rispetto ad altri prodotti (finché si rimane nelle dosi standard!). Ho avuto bisogno di pochissimi test di laboratorio. Inoltre, si basa su un ormone di sintesi, che evita le torture agli animali. Questi due vantaggi sono molto importanti ai miei occhi e superano di gran lunga gli svantaggi.
Infatti, gli effetti sono stati lenti da vedere. Ci sono voluti otto mesi prima che il mio petto si potesse indovinare sotto una camicia o una T-shirt. In realtà,tra gli effetti più importanti per me c’è stato sentire la mia sensibilità interiore sgelarsi e diventare fluida. E ‘stato qualcosa di assolutamente straordinario! Sono diventata molto più emotiva, come avrei sempre dovuta essere!
Con la mia terapeuta “non ufficiale” (con la quale praticavo la “ri-nascita”), ho lavorato molto sul modo migliore di gestire la situazione sul posto di lavoro. Non volevo cambiare lavoro. Avevo visto quanto era stato difficile e , considerata la mentalità locale, dubito che questo fosse possibile prima che tutti i miei documenti ufficiali fossero a posto.
Mentre lei aveva potuto prendere accordi con persone che avevano posizioni importanti all’interno dell’amministrazione, ha potuto dirmi che la sessualità è una questione che riguarda solo la vita privata delle persone e che questo avrebbe potuto creare disagio ai miei colleghi se ne avessi parlato.
Mi ha raccomandato pertanto di tenere per me cio’ che stavo vivendo finché fosse possibile. Mi ha anche raccomandato di non mettere niente in forma scritta fino al momento dell’operazione, e di vedere più tardi se ciò fosse necessario. Era anche molto importante evitare di entrare in contatto con il servizio delle “risorse umane”. Ed è quello che ho fatto. Non ho detto nulla per mesi e nessuno mi ha chiesto niente.
Dopo 10 mesi di depilazione e 8 di trattamento ormonale, la mia faccia era sufficientemente rassodata (una seduta una volta alla settimana è stata sufficiente per pulirla) e le mie forme cominciavano ad essere abbastanza visibili perché io potessi prendere in considerazione una nuova tappa.
Ho cambiato il mio guardaroba per la prima volta. Ho optato per un abbigliamento femminile “informale”. Erano dei jeans e delle t-shirt piuttosto neutre e discrete, ma le gambe coniche dei jeans indicavano chiaramente che non erano destinate a degli uomini.
Ho fatto questo cambiamento in una sola volta, sia nella mia vita personale che professionale, e sempre senza spiegare nulla ai miei colleghi. E ho cominciato a buttar via i miei vecchi vestiti. Come in tutto il mio passaggio, ho voluto mettere in chiaro che tornare indietro non sarebbe mai stato possibile.
Al lavoro, ci sono voluti ancora altri due o tre mesi perché il mio cambiamento fosse così visibile da doverlo rendere ufficiale. Il mio capo, con il quale ho stabilito un forte rapporto di fiducia reciproca, mi ha parlato. Nonostante la sua educazione (era un anziano militare), non poteva che rispettare quello che stavo vivendo ed il mio modo di vivere. Inoltre, per lui, la cosa importante era che potessi far fronte al mio incarico professionale e gli avevo dimostrato che lo sapevo fare.
Così egli mi ha proposto di parlare con i miei colleghi ed i miei capi ed ho accettato. Abbiamo inoltre deciso di mantenere il servizio delle risorse umane al di fuori di tutto. Ancora una volta, abbiamo deciso di non mettere niente per iscritto.
Testo originale: Début d’acceptation