Siamo noi il luogo dove Dio vuole incontrarci
Riflessioni di don Fabio
“Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?[…] Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi” (1Cor 3,16-17)
«Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». Gv 2, 13-22
Oggi la liturgia ci invita a far festa per la dedicazione della Basilica Lateranense, la cattedrale di Roma, e il vangelo, proposto per oggi, è un forte richiamo all’essenziale!
Gesù dà una sferzata, in tutti i sensi, ai suoi contemporanei e a ciascuno di noi oggi; specialmente a noi “addetti ai lavori”!
Quello che più provoca lo sdegno di Gesù è il fatto di equivocare, distorcere, snaturare la relazione con il Padre. L’idea di fondo era, ed è ancora oggi, quella di pagare una prestazione, di comprare il favore divino: un do ut des, un mercanteggiare con Dio.
Continuando con la vecchia storia de: le cose/case di Dio devono essere decorose, degne, eleganti (che è vero e ci può stare) si è un “tantino” esagerato e si sono ricoperti pareti e paramenti di oro, diamanti, tessuti preziosi… e magari, poi, ci è scappato anche qualche attico qua e là…
Dicevo prima è necessario un ritorno all’essenziale, che non significa sciatteria o sporcizia. Siamo noi il primissimo “luogo”, “tempio” dove Dio vuole incontrarci.
con affetto Fabio!