Siete Cristiani LGBT? Non perdete tempo e aprite il vostro cuore a chi vi vuole ascoltare!
Testimonianza inviataci da Ernesto sul servizio di ascolto Mi Fido di Te*
Ricordo vividamente i brividi che mi tenevano incatenato al mio letto quella notte dell’anno scorso. Aveva decisamente preso il sopravvento il terrore, quello di non riuscire a conciliare il magistero della Chiesa Cattolica con la voglia di non mentire più a me stesso.
Era uno di quei giorni in cui stavo cercando di non lasciarmi travolgere dagli scheletri nell’armadio che avevo appena aperto in solitudine. Sapevo che quello fuori dall’armadio non era altro che un simulacro di Ernesto, il cuore palpitante era sempre stato chiuso a chiave, ma non ne potevo davvero più.
Così ho cercato di restare a galla buttandomi a capofitto nel web per svolgere le mie ricerche sul tema omosessualità e religione cattolica. Mi sono imbattuto in un video in cui Luigi (neoeletto al comitato del Progetto Giovani Cristiani LGBT) spiegava ciò che lui era riuscito a capirne anche grazie al suo percorso di fede pregresso.
Ho deciso quindi di scrivergli un direct per condividere con lui il carico delle mie paure e nella sua risposta accogliente mi propose di usufruire dell’iniziativa “Mi fido di Te”, per contattare un religioso che potesse sciogliere ogni mio dubbio a riguardo.
Mi rispose Davide, un volontario del servizio di ascolto Mi Fido di Te, che con grande empatia, capacità di ascolto e pazienza mi ha trattato come un fratello minore ed ha saputo percepire da subito le mie paure espresse tra le righe.
Avevo chiesto di parlare con un religioso o una religiosa, proprio perché ciò che tormentava la mia coscienza era il sospetto di uscire fuori dalla “retta via” qualora decidessi di far parte di uno dei gruppi di cristiani LGBT che erano segnalati sul portale Gionata. Scrissi testualmente: “Non sono disposto a barattare il mio percorso nella Chiesa Cattolica per dare maggior spazio al mio orientamento sessuale”.
Davide mi ha quindi dato i contatti di Padre Giovanni di Milano, città in cui studio. Ci siamo messi d’accordo via sms per fissare una chiamata, vista la difficoltà d’incontraci di persona per l’epidemia di Covid-19 in corso.
Il mio primo contatto con religioso per aprire le porte del mio cuore e della mia coscienza è stato certamente un po’ imbarazzante, non avevo mai riferito a nessun altro tali angosce, inoltre l’impossibilità di vedersi in viso era un ostacolo non sottovalutabile.
Padre Giovanni mi ha saputo accogliere a sua volta e mi ha confermato che l’idea di aderire ad uno dei gruppi era assolutamente “cosa buona e giusta”. Fu per me un sollievo sentirmelo dire da chi aveva promesso a Dio di condurre le pecorelle sempre verso la salvezza eterna. Ci promettemmo di rincontraci di persona in futuro.
Ma il San Tommaso che è in me non poteva farsi bastare quella chiamata di venti minuti! Complice il fatto che ero da poco tornato in patria calabra, chiesi a Davide di mettermi per favore in contatto anche con un prete delle mie parti che potesse capirmi al meglio, conscio della situazione calabrese di grande accoglienza verso il prossimo ma anche di grandi pregiudizi verso ciò che è fuori dal coro.
Ebbi così modo di telefonare Don Fabio. Era il secondo missionario che mi veniva indicato come interlocutore, per me una conferma che il ponte che sogniamo di costruire tra Chiesa e mondo LGBT è davvero un ponte di frontiera.
Don Fabio ha saputo andare dritto al nocciolo delle mie paure per indicarmi come il mio bisogno più grande era innanzitutto quello di “sentirmi amato” innanzitutto da me stesso, perché Dio non ha mai smesso di farlo, né mai lo farà. Per Dio sono preziosissimo e degno proprio come sono, orientamento sessuale incluso.
Sempre lui mi ha convinto ad aderire al nascente gruppo calabrese di cristiani LGBT. Ora non vedo l’ora di confrontarmi con tutti i ragazzi e le ragazze calabresi che stanno vivendo un percorso simile al mio. Nel frattempo, mi godo le preziose condivisioni nel gruppo Telegram del Progetto Giovani Cristiani LGBT!
Non posso però omettere che cruciale nel percorso di auto accettazione (ancora in corso) è stata soprattutto la psicoterapia che mi ha aiutato tantissimo a trovare il coraggio di liberarmi dalle famose catene, sono convinto che l’opportunità di intraprendere questo percorso con la mia psicoterapeuta sia stato per me un dono dello Spirito Santo!
Un solo consiglio voglio dare a chi sta prendendo in considerazione di usufruire di “Mi Fido di Te”, non perdete tempo ed aprite le porte del vostro cuore a chi vi può capire e aiutare!
Grazie mille a tutti delle opportunità offertemi con un amore che trabocca!
* Mi Fido di Te è il servizio di ascolto per le persone LGBT credenti ed i loro genitori che desiderano effettuare un colloquio con uno dei religiosi/e, dei cristiani o delle coppie LGBT, dei genitori, curato dai volontari del Progetto Giovani Cristiani LGBT e dell’associazione La Tenda di Gionata. Scrivici alla email mifidodite@gionata.org per organizzare un colloquio via telefono o una videochiamata. Noi siamo qui per Te.
PARTECIPA ANCHE TU> Ogni giorno prega online con i cristiani LGBT e i loro genitori la liturgia delle Ore (Lodi e Compieta)