Sinodo, una Chiesa che accolga tutti. Fra i temi affrontati l’omosessualità e l’invito a «non escludere nessuno»
Articolo di Gianni Cardinale pubblicato su Avvenire, giornale della CEI, il 21 ottobre 2018, pag.17
Omosessualità, fenomeno migrazioni, problema degli abusi: sono stati i tre temi principali affrontati nel consueto briefing per i giornalisti che seguono il Sinodo sui giovani. Anche sulla scia delle relazioni dei Circoli minori sulla terza parte dell’Instrumentum laboris che sono state pubblicate ieri. In Sala Stampa vaticana sono intervenuti i cardinali Blase J. Cupich di Chicago e John Ribat di Port Moresby in Papua Nuova Guinea, nonché l’arcivescovo di Melbourne Peter A. Comensoli e lo svizzero Alain de Raemy, ausiliare di Losanna, Ginevra e Friburgo.
Il tema omosessualità è stato trattato a più livelli durante i lavori, con l’obiettivo, ha spiegato Cupich, «che si dicesse qualcosa che fosse inclusivo per tutti». «La Chiesa deve accogliere tutti, farli sentire a casa propria, nessuno escluso: tutti sono i benvenuti», ha detto Ribat, «e nel testo finale dev’esserci questo: dare il benvenuto a tutti, non escludere nessuno».
Riguardo alla questione delle migrazioni Cupich ha riferito che per i vescovi africani «i loro fratelli non vogliono lasciare le loro case se hanno la possibilità di rimanere». Così «ci dovrebbe essere il diritto di rimanere a casa loro, ma garantendo il giusto sviluppo». Infatti «le persone non vogliono essere sradicate dalle loro radici». «Molti si ritrovano sperdute in mezzo al nulla – ha insistito Ribat – e magari muoiono. Si pub fare qualcosa per loro? Questo tocca il tema della povertà, e i giovani vanno aiutati a non lasciare i loro Paesi, attraverso il lavoro e comunque la disponibilità di risorse e possibilità di scelta».
Sul tema scottante degli abusi sessuali Cupich ha poi ribadito di essere «pronto a lasciare la mia autorità e i miei diritti se ci fossero delle accuse sudi me», e «tutti i vescovi – ha specificato – dovrebbero fare lo stesso». Perché «c’è molta rabbia su questo, rabbia che nasconde tristezza: la gente vuole che la Chiesa operi in modo giusto e trasparente».
Sulla questione dell’omosessualità si sono espressi alcuni dei 15 Circoli minori nelle relazioni consegnate ieri. In quello italiano moderato dal cardinale Fernando Filoni (relatore l’arcivescovo Bruno Forte) si sostiene, ad esempio, che una «speciale attenzione e accompagnamento richiedono le persone con orientamento omosessuale».
Con la dodicesima sessione dei Circoli minori si è chiusa ieri la penultima settimana del Sinodo. Domani e martedì la Commissione per il documento finale lavorerà per preparare un progetto di testo che verrà presentato in Aula mercoledì mattina e discusso dai padri sinodali nel pomeriggio dello stesso giorno. ll testo finale verrà presentato e votato sabato 27. Nel frattempo un’altra Commissione sta elaborando una, più breve, Lettera ai giovani. La mattina di domenica 28 è prevista la solenne Messa di chiusura nella Basilica di San Pietro.