Sono una lesbica credente! Per me è ora di uscire allo scoperto per aiutare la mia chiesa ad accogliermi
Ho deciso che è ora di uscire allo scoperto. Non c’è un modo semplice per dire alle persone che ami che gli stai nascondendo qualcosa, quindi spero che capirete che ho dovuto procedere senza di voi.
Sono lesbica. Lo so da circa sei anni, e pian piano lo sto dicendo a pochi amici da quando avevo 18 anni.
Non ho mai smesso di pensare (in tutta onestà) che Dio mi ami nonostante ciò. Questa è una delle poche verità di cui sono sicura.
So che le persone che stanno leggendo questa lettera hanno opinioni diverse sulla moralità e la Bibbia, e avranno opinioni diverse sul percorso che ho intrapreso.
Penso che possiamo convenire sul fatto di essere rispettosi e affettuosi gli uni verso gli altri e di mostrare rispetto nei confronti dei percorsi di ciascuno.
Non ho risposte su come la mia fede e la mia sessualità possano andare d’accordo, quindi perché lo sto facendo? Innanzitutto, sono stanca delle continue energie spese per soppesare ogni frase, e censurare ogni conversazione per assicurarmi di non dire qualcosa che mi “tradisca”.
Non voglio più doverlo fare. Mi sono anche resa conto che quando sono onesta su questa cosa con le persone, mi sento più vicina a Dio. Mi importa più del mio rapporto con Dio che dei miei segreti.
Lo sto facendo anche perché la vulnerabilità è importante. Quando coloro che seguono Gesù hanno troppa paura di essere onesti sulle nostre storie, allora il Regno di Dio si sminuisce.
Assodato che la controversia sulla sessualità è insita alla chiesa, non è mai stato più importante per i gay all’interno della chiesa essere onesti sul fatto che noi siamo QUI.
Dalle poche persone nella chiesa con cui ho già parlato, ho potuto capire che quando le persone sono consapevoli che ci sono gay nella chiesa che amano, e la cui fede rispettano, le cose si fanno meno bianche e nere, e le persone vengono trattate con il rispetto che meritano. Se posso contribuire a fare accadere ciò, allora ne sarei molto felice.
Per il nostro bene, sono grata che, “né morte né vita né angeli né governi né cose presenti né cose avvenire né potenze né altezza né profondità né alcun’altra creazione potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore.”
Amerai la parte di “te” che nascondi se io solo invocherò il tuo nome? Reprimerai la paura dentro di te e non sarai mai più lo stesso? Userai la fede che hai trovato per dare una nuova forma al mondo circostante attraverso la mia vista il mio tatto il mio udito in te e tu in me?
Signore, le tue invocazioni riecheggiano quando solo tu invochi il mio nome. Fa’ che io mi volti e ti segua e non sia più lo stesso.
In Tua compagnia andrò dove mi mostreranno il Tuo amore e le Tue orme. Perciò mi sposterò e vivrò e crescerò in te e tu in me. (Musica di Will You Come and Follow me di John Bell)
* Questa storia personale è stata generosamente concessa al SisterFriendsTogether da Rachel tramite il Christian Feminist Journey. Questa è la lettera scritta da Rachel per dichiarare la propria omosessualità ai suoi amici.
Testo originale: Coming Out Letter