Sono lesbica e cristiana, ma non ho ancora incontrato l’amore che ti fa sbocciare
Email inviataci da Loredana, risponde Alessandra Bialetti*, pedagogista sociale e Consulente della coppia e della famiglia di Roma
Un caloroso saluto a voi del Progetto Gionata. Premetto che non sono sicura che scrivere sia una buona idea,non amo scrivere su forum o siti. Però avrei bisogno di un vostro consiglio. Cercherò di essere sintetica.
Sono una lesbica di trent’anni, ormai serenamente dichiarata. Non ho mai vissuto il mio modo di essere con sensi di colpa o altro. E’ stato liberatorio quando me ne sono accorta. Ciononostante,ho dovuto faticare molto negli ultimi anni. Ho lottato contro degli ostacoli veramente duri…lutti, malattie, disoccup
Ma c’è una cosa che mi pesa. Non ho mai incontrato l’amore… quello vero, quello che ti fa sbocciare. Ci sono state alcune persone crudeli che mi hanno detto “Che essere lesbica è solo un vizio di chi vuole atteggiarsi ed essere trasgressivo.” Ma io sono la persona più banale del mondo; sento fortissimo il desiderio di amare ed essere amata, anche se a volte sono fragile, anche se non sono perfetta. Vorrei un rapporto vero, fatto di devozione e intimità,supporto e passione,e molte risate.
Non mi sono mai appoggiata a Dio. Per un periodo l’ho odiato. Ho sempre cercato di fare tutto da sola, di costruirmi la mia vita nonostante i casini degli ultimi anni. Diamine…non so nemmeno se Dio esiste. Mi piace credere che ci sia qualcosa di più grande di noi, qualcosa che va al di là del visibile,ma proprio non ho idea se sia Dio o…boh??
Quindi forse sono la persona meno adatta per chiedere consiglio. Adesso ho l’impressione che Dio non mi odi, se esiste. Però vorrei proprio che arrivasse quell’amore nella mia vita, prima o poi.
Mio zio mi dice spesso che esiste la donna giusta per me e che Dio ha delle cose belle in serbo per me. Vorrei tanto crederci.Io non so… se è vero che Dio ha dei piani per ognuno di noi, io mi sforzo di comprendere e di avere fiducia, ma a volte mi scoraggio e non capisco.
Spero di non aver preso troppo del vostro tempo… intanto vi ringrazio, vi leggo spesso e quello che scrivete mi dà conforto e dolcezza.
Carissima Loredana, nonostante le tue riserve a scriverci siamo molto contenti che tu abbia voluto condividere la tua storia con noi e, nonostante i limiti del mezzo comuncativo, ci possiamo dedicare uno spazio di ascolto.
Innanzitutto ci dici di essere pervenuta a una buona serenità nonostante il percorso non sia stato e non sia facile. Hai sempre vissuto la tua omosessualità in tranquillità e non hai mai avuto difficoltà ad accoglierti così come sei e questa è una gran cosa. Sicuramente le parole che definisci crudeli di alcune persone, pur avendoti fatto male, non hanno intaccato il tuo modo di guardare a te stessa e credere che in te non ci sia nulla di viziato e trasgressivo ma un semplice percorso di vita vissuto in serenità.
Rimane la criticità di questo amore che non riesci a trovare dopo storie sbagliate che sicuramente ti avranno procurato sofferenza e la percezione o paura che per te non ci sia una strada affettiva possibile. Sicuramente trovare una persona con cui camminare e crescere insieme non è facile per nessuno: spesso le aspettative che nutriamo sono alte e non incontrano ciò che la realtà offre. Questo sia nel mondo etero che omosessuale. La piccola criticità in più, che spesso le persone omosessuali manifestano, è la difficoltà di trovare una persona adatta a sé dato che, per la maggior parte, ci si muove in un ambito di relazioni eterosessuali.
È un punto delicato che ha indubbiamente una sua fondatezza: non si è mai sicuri che nell’ambito di un gruppo di amici o conoscenti possa trovarsi un orientamento “diverso” e semmai come muoversi. Questo, anche se non è inusuale e può rendere gli incontri più difficili, tuttavia non deve scoraggiare. Non sono le percentuali a definire il proprio cammino ma ciò che si è profondamente.
Magari frequentare gruppi o associazioni che condividono lo stesso percorso può aiutare ma poi sono le persone a fare la differenza con ciò che portano dentro. Da quanto ci dici sei una persona piena di risorse, una persona responsabile della propria vita e delle proprie scelte e che sa muoversi con impegno a risolvere le proprie difficoltà. Quindi tutto questo ti aiuterà a trovare una persona che vorrà costruire un cammino con te. Le relazioni affettive non sono facili per nessuno e di questi tempi purtroppo risulta anche più difficile incontrarsi e mettere su un progetto di vita maturo e responsabile. Ma hai tutte le carte in regola perché questo avvenga.
Ci parli anche del tuo rapporto con Dio rispetto al quale hai dubbi, perplessità e anche rabbia. Ti piace credere che esista qualcosa o qualcuno più grande di noi ma non sai dare un nome preciso a tutto questo. Mi sento di dirti che non esiste un Dio che non voglia il bene per noi, che non abbia a cuore la nostra vita e che, in ogni modo, cerchi di starci accanto nelle forme più incredibili ma solitamente attraverso le persone che ci mette vicino. E tu di questo hai fatto esperienza quando nei problemi hai trovato chi ti sostenesse.
Non esiste un Dio che fa proclami o cambi la nostra vita con un colpo di bacchetta magica. Questo no. Ma c’è una presenza continua anche quando non è visibile e tangibile e soprattutto c’è un progetto di bene su ognuno anche se spesso non lo vediamo o passa attraverso strade incomprensibili. Anche il solo fatto che tu abbia provato rabbia, odio, scontro indica che qualcosa in te si fa avanti anche sotto forma di domande e interrogativi. Ora parli di non nutrire più odio e di voler credere che ci sia qualcosa in serbo per te di buono. Ne sono certa. E nel cammino ci possono anche essere momenti in cui si dubita, si vacilla, non si vede luce.
Se però guardi la tua vita puoi scorgere una Loredana che, con fatica ma forza, sta portando avanti il suo cammino senza scoraggiarsi e senza darla vinta alle tante parole crudeli che possano essere arrivate. In questo cammino c’è un Dio vicino anche se invisibile e forse in silenzio. E le persone che ti sostengono sono già esperienza di un Dio che si prende cura di te.
Non vuole essere una “lezione” di catechismo ma parole che nascono dall’esperienza e che, spero, ti possano aiutare a guardare alla tua vita con fiducia. E in questo percorso spero che presto ci scriverai di aver trovato una compagna con cui condividere la tua strada e i tuoi progetti.
Non scoraggiarti anche se non comprendi, è per tutti così. La salita in vetta è fatta di piccole cadute e balzi in avanti e l’esperienza umana più comune è il dubbio e il tentennamento. Ma, come vedi, stai facendo tanta strada e lo scoraggiamento non è stato mai definitivo. Sei in cammino e non sei sola.
Sentiti libera di scriverci quando lo desideri, non è per noi tempo sprecato ma occasione per fare un piccolo tratto di strada insieme anche solo attraverso l’ascolto reciproco.
Un abbraccio e buon cammino
Alessandra
* Alessandra Bialetti, vive e opera a Roma come Pedagogista Sociale e Consulente della coppia e della famiglia in vari progetti di diverse associazioni e realtà laiche e cattoliche. Ha discusso la sua tesi Baccalaureato alla Pontificia Università Salesiana, Facoltà Scienze dell’educazione e della formazione salesiana sul tema “Genitori sempre. Omosessualità e genitorialità”. Il suo sito web è alessandrabialetti.wordpress.com