‘Sono solo Io!’. Il coming-out di una lesbica cristiana
Testimonianza di Kristyn (Florida) tratta dal sito gaychristian101 (Usa), liberamente tradotta da Adriano C.
Sin da quando ero piccola mi hanno portato in chiesa. Ho partecipato alle funzioni domenicali e durante l’estate partecipavo alla Scuola Biblica Estiva, sono stata anche un membro del gruppo giovanile. Ho avuto i miei alti e bassi, come qualunque cristiano, ma sono sempre rimasta forte nella mia fede. Comunque, mentre crescevo, mi è stata inculcata l’idea che l’omosessualità fosse un peccato e che tutti gli omosessuali sarebbero andati all’inferno. Naturalmente questo mi faceva impazzire. A quel tempo ho avuto pochi amici che erano apertamente omosessuali ed ero preoccupata per loro. Mi domandavo perché Dio avrebbe messo tale limite all’amore, solo a causa del sesso. Non dovrebbe essere la persona che amiamo, e non il corpo? Chiunque avrebbe potuto facilmente nascere del sesso opposto, essere dello stesso sesso non dovrebbe essere offensivo per chi ami. Alla fine siamo tutte persone, no? E così, continuavo a dirmi “l’omosessualità è sbagliata,” come mi veniva detto dai miei genitori, facendo finta di niente, ma interiormente mi dicevo “l’Amore è l’amore, senza badare all’identità sessuale”.
La situazione è venuta al suo culmine quando ho incontrato la ragazza più fantastica che avessi mai conosciuto. Era intelligente, divertente e dolce; e aveva mille attenzioni verso di me. La nostra amicizia è cresciuta finché finalmente le ho confessato che mi ero innamorata di lei.
Non mi ero mai considerata una lesbica ma non mi ero neanche mai chiesta se lo fossi. Lei era attraente, sia fisicamente che mentalmente. Perché non avrei dovuto esserne attratta? Il problema erano i miei genitori. Per diversi mesi l’ho incontrata in segreto, fino a una sera che si sedettero di fronte a me e cominciarono a farmi furiosamente molte domande strane circa il nostro rapporto.
Io non avevo mai mentito, dunque confessai loro che la frequentavo. Immediatamente si sono disgustati e mi hanno vietato di incontrarla nuovamente. Cosa avrei potuto fare? Erano i miei genitori ed io, essendo ancora a scuola, non potevo assolutamente andarmene da casa. Per diversi mesi non potei vederla. Il mio solo modo di comunicare era il telefono ed il computer. Lei mi ha consolato, assicurandomi che avrebbe atteso e che non sarebbe cambiato niente. Durante questi mesi la mia salute prese una brutta piega. Ero spesso malata con forti dolori ed i miei genitori mi tenevano d’occhio perché non mi facessi del male da sola. Mi sono domandata se questa fosse la punizione di Dio.
Olte a questo, mia madre mi diceva che la sola ragione per cui mi sentivo attratta da lei era che io “ero tentata dal diavolo”. Ma perché non mi sentivo in colpa? Ero sempre stata una buona bambina e quando facevo qualcosa di sbagliato, come una bugia, mi sentivo cattiva.
Però il fatto di stare con la mia ragazza non mi faceva sentire in colpa. Comunque, più i miei genitori pretendevano che avessi torto, più io stavo male. Alla fine anche i miei amici e i membri della mia chiesa vennero a sapere del mio “rapporto lesbico”.
La domenica successiva, quando ho assistito al gruppo giovanile con la mia ragazza, mi hanno salutato con sguardi strani. Non ero più la benvenuta in chiesa. Non lo avrebbero mai dichiarato apertamente ma l’hanno dimostrato. Sono stata esclusa da tutte le attività che avevano organizzato. Anche il responsabile del gruppo giovanile e sua moglie si dimostravano distanti con me. Una volta, il responsabile venne da me e mi disse che ero troppo vicina alla mia “amica”. Affranta, non sono più ritornata in chiesa e cominciai a chiedermi se fosse realmente tutto valido. La mia ragazza mi è stata vicina, assicurandomi che sarebbe andato tutto a posto.
Oggi, ho trovato una chiesa Gay-friendly tramite mio cugino (che ha diversi amici omosessuali) e sto progettando di poterci andare. La mia ragazza, che è ora la mia fidanzata, mi vede regolarmente all’università, come pure nei fine settimana. Quest’estate celebreremo il nostro matrimonio. Quanto ai miei genitori, lo stanno accettando lentamente, ed è comprensibile. Sono sicura che tra pochi anni, lo considereranno completamente naturale.
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Testo originale: A Gay Christian’s Coming Out