Sono un giovane gay cristiano, questo è il mio cammino
Testimonianza di Salvo da Palermo sul I° Ritiro nazionale per Giovani Cristiani LGBT (Firenze, 28-30 ottobre 2016)
Mi ritrovai in un aereo da solo per la prima volta verso una città che non avevo mai visto per passare dei giorni con persone sconosciute e per parlare di un argomento il cui solo nome mi faceva paura pronunciarlo sino a non molti anni fa. Io, proprio io che avevo persino paura della mia ombra. Ma si dice che necessità fa virtù e quando realizzi che hai buttato anni inutilmente, quando realizzi che hai buttato attimi di felicità a causa dell’ignoranza degli altri la forza ti viene e
partire per scoprire te stesso non ti sembra nemmeno nulla di così straordinario, anzi forse ho solamente fatto l’indispensabile.
I giorni passati a Firenze mi hanno dato la conferma di un dato incontestabile e bellissimo: il Signore mi ha reso protagonista di una storia meravigliosa, il Signore mi ha chiamato a combattere, ad essere soldato di una sfida contemporanea di cui io sono diretto interessato.
Improvvisamente il mio essere, che per molto tempo mi ha fatto tanto vergognare, è stato motivo di vanto, improvvisamente capii che era arrivata l’ora di smettere di cercare l’aiuto dei parroci perchè con molta probabilità l’aiuto, almeno in questo campo, l’avevano bisogno loro da parte mia per capire, per crescere.
Improvvisamente capii che non ero più soggetto passivo che assorbiva le paure altrui, ma ero un figlio di Dio che deve aiutare gli altri capire. E questo non lo capii in un momento di preghiera intensa, o in un momento di work-shop di gruppo.
Tutto mi fu chiaro quando in una serata passata a passeggiare per le vie di Firenze mi accorsi di condividere il
viaggio con persone che non avevo mai visto nella mia vita ma che allo stesso tempo erano a me familiari: tutto condividevamo lo stesso vissuto di ingiustizia e tutti eravamo chiamati ad essere guerrieri di Dio una volta tornati nelle rispettive città.