Sono un ragazzo cattolico bisessuale che s’interroga su coppie gay e pregiudizi
Email inviataci da Francesco, risponde don Luca
Sono un ragazzo calabrese di 23 anni e studente universitario. Scrivo a voi e a Don Luca in quanto sto leggendo numerosissime testimonianze che mi stanno aiutando molto a conciliare la mia fede con la mia sessualità. Per la cronaca,dopo un lungo periodo di discernimento, di studio e anche di psicoterapia ho capito di essere bisessuale e quindi di potermi potenzialmente innamorare di un uomo tanto quanto di una donna.
Scrivo soprattutto a Don Luca in quanto le testimonianze che ho letto dei tanti ragazzi che le hanno scritto mi hanno dato molto coraggio e sostegno; in qualità di cattolico praticante ritengo che lei sia riuscito a mantenersi fedele ai principi della Santa Romana Chiesa ma al contempo ho notato che da parte sua ci sia una presa di coscienza di una realtà che di fatto esiste ovvero della possibilità di un amore possibile tra due persone dello stesso sesso,che se tutelato e indirizzato nella fedeltà,nel rispetto e nella purezza possono risultare anche soddisfacenti tanto quanto in una relazione uomo-donna. Ciò però non vuol dire, almeno da quanto ho potuto evincere dalle sue parole, soverchiare il sacramento del Matrimonio, in quanto esso implica una progettualità che si racchiude nel potere procreativo (anche io mi astengo dal proporre l’UTERO IN AFFITTO,perché giustamente le buscherei e personalmente anche io non condivido). Però nonostante ciò credo che sia importante,come lei dice,prendere coscienza di questa realtà sempre più evidente; il fatto che molti abbandonano la fede e la propria Chiesa è un indice allarmante che ci dice che è giunto il momento che la Chiesa (semper reformanda) prenda coscienza di questa realtà.
Una realtà che secondo me non è equiparabile al matrimonio,per i motivi già esposti, ma neanche equiparabile ad una coppia di divorziati risposati, in quanto in quest’ultima si viene meno ad un “impegno”. Impegno che le coppie omosessuali non hanno ma che anzi ricercano tra di loro!
Quindi non potendo parlare di Matrimonio, parlerei più di una “Sacra Alleanza”, una Sacra Alleanza proprio come ci fu tra i nostri carissimi Davide e Gionata. Una Sacra Alleanza in cui nessuno prevale sull’altro,un Alleanza fondata sull’Amore Puro e Sincero, sul prendersi cura dell’altro in salute e malattia, nelle gioie e nei dolori perché come lei ha detto” è facile amarsi nei momenti felici ma nei momenti difficili si mette alla prova l’amore vero! Non un amore però fine a se stesso fatto solo di baci e carezze ma un Amore anche condiviso con un immaginario collettivo, quali possono essere impegni parrocchiali,catechesi e perché no anche volontariato,insomma l’impegno di vivere Cristianamente. […]
Questo sarebbe già un primo passo che aprirebbe un grande varco di speranza all’interno della nostra Chiesa. Questo però a molti non piace perché è comodo vedere fedeli omosessuali che si allontanano dalla Fede e privi di qualcuno che conferisca loro responsabilità; questi tenderanno a perdersi, quindi una volta persi, i prelati invece di assumersi le proprie responsabilità, colpevolizzano questi ragazzi attribuendo i loro “disordini sessuali fatti di una vita promiscua, alla lontananza dalla fede, dando un’immagine dell’omosessualità deviante e non armonica come realtà è se coltivata nella pienezza del rispetto di un amore che può esistere tra due persone dello stesso sesso. Alcuni,dalle testimonianze che ho letto,sono riusciti ad autoresponsabilizzarsi oppure attraverso l’unione civile a conferire una responsabilità legale. Dunque la presa di un impegno, quale può essere la Sacra Alleanza che ho appena accennato, anche da un punto di vista psicologico incentiva le persone a prendersi degli impegni che mirano a rafforzare il rapporto e anche l’ordine! Altro che intrinsecamente disordinati!
Questo però rimane solo un piccolo pensiero di un ragazzo pieno di troppe speranze ed inorridito dalla ipocrisia. Per me non è stato facile “venire fuori”,ho parlato della mia bisessualità a mia madre un mese fa. Inizialmente anche lei,purtroppo,si stava preparando con il famoso passo del Levitico ma io che avevo pregato molto e ricercato tante cose,grazie anche alle vostre testimonianze e mostrandole anche come molti Prelati consigliano terapie ripative che fanno più male che bene,su molti aspetti si è ricreduta anche se su molte cose ancora c’è da discutere ma mi consola che lei mi dia molta “fiducia” e in un certo senso anche lei è d’accordo con la Sacra Alleanza. Manca solo mio padre con cui non ho mai avuto un grande dialogo ma è una mentalità molto aperta,quindi gli ho scritto una lettera che mia sorella definisce “Scritta con l’Anima” che se volete potrò un giorno spedirvi, ma prima aspetterò la festa del Papà per potergliela consegnare.
Caro Don Luca, spesso mi interrogo su quanto giuste siano le mie parole,su quanto giusto ci sia dentro di me. Non ho vissuto un’infanzia facile, per non parlare dell’adolescenza. Ho vissuto nella pienezza dei sensi di colpa senza fare nulla. C’erano momenti in cui mi sentivo sporco,un vero e proprio abominio”,non solo quando dentro di me provavo sentimenti verso uomini ma avvolte anche verso donne! Questo anche perché mia madre non conosceva bene questa realtà (secondo me ancora non ha le idee chiarissime ma ha fatto un passo in avanti),quindi tornando dalle scuole medie dove ricevevo insulti di ogni tipo solo perché ero molto sensibile ed educato, tornato a casa dovevo sentire gli stessi termini da parte di mia madre guardando alcune notizie in TV in merito all’omosessualità;anche se tali termini non erano diretti a me mi facevano comunque stare male. Leggendo alcuni libri di teologia e sessuologia che consultava spesso mia madre essendo medico, l’omosessualità viene vista come un’anomalia dell’orientamento sessuale e non come una variante naturale (come sostiene l’OMS), anche se chiariscono con il dire che non si tratta di una malattia. Ma in me non trovo nessuna anomalia! Anzi mi sento meglio di prima! Prima ero anomalo quando odiavo me stesso, quando non parlavo e soffrivo!La felicità che provo ora è per loro un’anomalia? Beh! Ora capisco perché mia madre abbia queste idee un po’ confuse perché avvolte anche lei non si sa spiegare e questi testi non hanno fatto altro che confonderla,infatti inizialmente mi parlava che io stavo vivendo una fase della crescita e presentavo un disturbo affettivo! Anche su questo l’ho fatta ricredere infatti dopo si è rimangiata tutto. Alla fine mi ha detto che se un giorno decidessi di intraprendere un cammino di fede o un viaggio con un “amico” lei mi appoggerà!
Fortunatamente grazie al dono dell’assertività sono riuscito a strapparle queste parole che mi hanno reso felice! Spero però che non siano solo parole!
Ieri, su internet ho avuto una discussione con una signora che sosteneva che per i mussulmani, i sodomiti, gli effeminati e gli adulteri le porte dell’inferno saranno sempre aperte e nonostante sia stato molto esaustivo nella risposta che ho dato alla PseudoCristiana azzittendola,quelle parole da lei pronunciate mi rimbombavano nella testa come un martello pneumatico,così ho pensato che Satana spesso agisce attraverso queste persone per allontanare dalla Fede anziché avvicinare,quindi ho pregato e pregando mi sono venute in mente quelle parole di Gesù che dice “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio e Beati i perseguitati a causa della giustizia poiché di essi è il Regno dei Cieli”.
Io mi auguro di dare compimento alla giustizia, spero che Dio conosca la mia intenzione, la mia Buona Volontà di avvicinare anime a Lui.
Don Luca lei che pensa, crede che mi debba correggere in qualcosa? Io sinceramente,anche grazie alla psicoterapeuta che mi sta aiutando a combattere ansie e paure, sto incominciando a sentirmi felice, veramente felice di essere me stesso. Mia sorella dice sempre “Mi è nato un fratello, un meraviglioso fratello pieno d’amore!”. Sarei però un egoista a tenere tutto questo Amore per me,quindi mi è sembrato doveroso condividerlo attraverso le mie parole con voi, amici del “Progetto Gionata”, e con Don Luca.
Mi scuso per essermi dilungato, spero vivamente che non vi abbia annoiato, spero di non aver ferito nessuno con le mie parole perché se è così vuol dire che sono stato frainteso. Spero anzi che le mie parole vi possano essere d’aiuto e di spunto per combattere l’ipocrisia e dare finalmente pace ad un Amore a cui tutti abbiamo diritto.
Nell’attesa di una risposta di Don Luca o dello Staff di Progetto Gionata, vi ringrazio in anticipo e vi ringrazio anche per il contributo che state dando a molte persone.
Cordiali Saluti, Francesco
.
La risposta…
.
Caro Francesco, se hai letto le mie risposte sai come la penso. Il termine “Sacra alleanza” a me sinceramente non piace, ma al di là del “nome” con cui vogliamo chiamare questa unione… quello che conta è la sostanza.
Riguardo alla signora secondo la quale le porte dell’inferno sono sempre aperte per certe persone… beata lei che ha conoscenze così approfondite. Mai nessun papa si è spinto a simili dichiarazioni, si vede che la signore ha amicizie o rivelazioni più alte. Io mi limito a sperare, da cristiano, che la misericordia di Dio sappia lavare ogni colpa, ogni peccato. Sappia risollevare ogni caduto e ridonare vita, speranza e salvezza ad ogni figlio di Dio. Nella consapevolezza che ognuno di noi è salvato per grazia, non certo per merito.
Sii felice caro Francesco, sii annunciatore gioioso dell’amore di Dio. Che ogni persona da te, dal tuo amore, possa scoprire la bellezza dell’essere amato figlio di Dio. E se trovi l’amore vero… abbraccialo e nella purezza del vostro amore, mostrate al mondo l’amore di Dio.
don Luca