Sono un religioso gay che si sente amato da Dio
Testimonianza di padre Gualtiero
Sono un religioso appartenente ad un ordine che si occupa di istruire i giovani. Insegno inglese a ragazzi degli ultimi tre anni delle superiori e li preparo ad affrontare esami in lingua inglese in una scuola elitaria di una grande città del nord.
Ho spesso incarichi delicati per il mio ordine e per il sancta sanctorum della chiesa, soprattutto in campo ecumenico.
Vengo da una famiglia mista: madre cattolica e padre anglicano. Ho frequentato entrambe le chiese fin da ragazzo. Ho svolto incarichi di responsabilità per molti anni in una chiesa della comunione Anglicana e poi mi sono convertito al cattolicesimo.
La mia famiglia mi ha accettato senza alcun problema e ho sempre trovato supporto nei mie genitori e parenti. Ho frequentato scuole all’estero ed università in Inghilterra ed USA.
Sono sempre stato conscio, fin da fanciullo, della mia omosessualità. Questo non mi ha impedito di avere una vita assolutamente felice ed appagante di accettarmi fin da ragazzo. Ho avuto molte relazioni di breve durata e, per scelta, mai una di lunga durata.
I miei superiori in entrambe le chiese sono stati sempre al corrente della mia inclinazione, ne non mi hanno mai causato alcun serio problema, anche se non ho mai fatto mistero della mia omosessualità.
Forse perché sono sempre stato una persona limpida e corretta, non ho mai abusato della mia posizione, ne’ creato imbarazzo, anzi sono sempre stato il primo a scherzare su me stesso e sulla mia condizione, essendo sempre stato dotato di un grande senso dell’umorismo tipicamente British.
Ho sempre frequentato gli ambienti gay e sempre alla luce del sole. Soprattutto quelli dei gay credenti. Pertanto posso dire che ho avuto una vita ricca di incontri, amicizie, esperienze in Italia e all’estero.
Indubbiamente mi ritengo molto fortunato e sereno. Non ho mai avuto sensi di colpa ed ho una vita ricca di stimoli e pienamente appagante. Sia come uomo, sia come insegnante, sia come religioso.
So di altri molto meno fortunati e me ne sono sempre rattristato. Debbo confessare che non ho mai serbato il rancore che vedo in molti ambienti gay nei confronti della religione, ne’ mi sono mai considerato una vittima di discriminazione o altro.
Ritengo che fede e omosessualità siano pienamente conciliabili, se si raggiunge da subito una maturità intellettuale che consente di distinguere quello che pensano e dicono gli uomini e quello che dice veramente il buon Dio sull’argomento.
Gesù nei Vangeli non ha mai condannato nessuno ed io mi sono sempre sentito capito ed amato da Lui.