Sono un rifugiato transessuale. Ero solo ed ho scoperto l’accoglienza degli altri
Testimonianza di Mazen di Reggio Emilia
Mi chiamo Mazen e sono una persona transessuale FTM (da femmina a maschio). Fino a due anni fa vedevo la mia situazione come se fosse un crimine di cui dovessi vergognarmi. Vivevo in un paese in cui l’omosessualità e la transessualità non sono accettate e le persone omosessuali e trans vengono arrestate per legge. Tre anni fa ho dovuto lasciare la Libia e scappare in Egitto, ma anche lì la situazione è peggiorata, fino a quando sono arrivato in Italia e ho trovato gente che mi sta aiutando per continuare il mio percorso.
In Italia mi ha ospitato un ragazzo musulmano gay con il suo compagno e poi una famiglia cattolica qui a Reggio Emilia. Per la prima volta nella mia vita ho sentito di avere una vera famiglia e dei veri amici che mi vogliono bene e mi danno la fiducia necessaria per andare avanti. Senza di loro non avrei potuto fare nulla.
Provate ad immaginare la situazione di un rifugiato appena arrivato che non conosce la lingua, non ha denaro, non ha un letto in cui dormire tranquillo e oltretutto è una persona Lgbt. Le persone che mi hanno accolto non mi hanno solo aiutato concretamente, ma mi hanno anche aiutato a cambiare mentalità.
Prima io ero convinto che le persone credenti, di qualsiasi religione, non potessero conciliare la fede con la loro omosessualità o transessualità. Io pensavo queste cose perché non è possibile vedere bene o comprendere a fondo la situazione reale degli altri quando non frequenti, o non dialoghi, o non ascolti, o non scambi idee e impressioni con chi ti circonda.
Vi prego di stare vicino alle persone Lgbt, di parlare con loro, di informarvi su cosa è l’omosessualità, su cosa significa essere transgender. La nostra battaglia come persone LGBTIAQ è ancora lunga e abbiamo bisogno del vostro supporto, perché non è sufficiente avere una legge per i diritti per mettere fine a discordie e preconcetti. Noi viviamo con voi, siamo i vostri figli, i vostri amici, i vostri cugini e vicini. Non possiamo e non vogliamo vivere in un mondo isolato dal vostro. Grazie.