Sono una bibliotecaria queer che aiuta le persone in ricerca
Testimonianza di Carolyn Bratnober dell’Union Theological Seminary di New York (Stati Uniti) pubblicata dal progetto Queer Faith il 12 marzo 2019, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
Sono la bibliotecaria [dell’Union Theological Seminary], sono queer e non mi conformo alle aspettative di genere. Non sono una pastora, ma mi considero “alleata” dei credenti.
Penso che l’attività pastorale e lo studio si sostengano reciprocamente, e penso che il lavoro dei pastori e delle pastore sia liberatorio: penso che il lato sociale delle organizzazioni ecclesiastiche costituisca una salvezza dalle ingiustizie del mondo. Per questo motivo quelle fedi che promuovono delle teologie esclusive mi lasciano sconcertata e indignata.
Le organizzazioni ecclesiastiche dovrebbero elevare le persone che più hanno bisogno di un rifugio, e trascendere i confini mondani attraverso l’amore e la comprensione, eppure i bambini e i giovani lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer continuano ad essere cacciati dai luoghi dove si rende culto, e si nega loro qualsiasi ruolo attivo, minando così la loro dignità e la loro piena umanità.
Eppure rimango speranzosa quando guardo le persone curiose che in biblioteca, nello studio e nell’insegnamento cercano di loro iniziativa nuovi punti di vista. Penso che la lettura e la scrittura possano costituire atti di adorazione.
Si può dedicare un’intera vita a cercare di comprendere la fede (già solo venire a capo di tutti gli stupendi saggi, racconti e poesie degli autori e autrici LGBTQ della mia biblioteca richiederebbe secoli!). Penso che mettere al centro le voci delle persone emarginate può trasformarci tutti e tutte; credo che, al tempo opportuno, l’odio che esiste nella nostra cultura potrà essere trasformato, e le limitazioni che affliggono le persone LGBTQ potranno essere rimosse.
Ci vorrà molto tempo, e molto lavoro da parte dei miei colleghi e colleghe nelle facoltà teologiche e nei ministeri, per disfare millenni di odio e paura.
Il mio ruolo di bibliotecaria, conservatrice e insegnante di una facoltà teologica consiste nel facilitare il lavoro di chi fa teologia, e aiutare le persone in ricerca a esplorare e partecipare a quel dialogo dinamico che crea conoscenza e persegue la giustizia. Questo è il mio lavoro di persona queer, un atto d’amore.
Testo originale: CAROLYN BRATNOBER ’17 | PUBLIC SERVICES LIBRARIAN AT BURKE LIBRARY