Sono una donna transgender, ma la fede non mi ha mai abbandonata
Riflessioni di Alessia Nobile pubblicate sul settimanale cattolico Miracoli, anno VIII, n.28 del 25 novembre 2020, pp.34-35
Si è soliti pensare che fede e transessualità viaggiano in senso contrario. La realtà è ben altra, ed io in prima persona potrei esserne testimone. La fede e l’amore per Dio in me si evidenziano ben presto, sin da quando ero un semplice bambino e della transizione non conoscevo nemmeno l’esistenza.
Ero chierichetto nella parrocchia di appartenenza e il parroco avendo Intuito la mia vocazione mi diede la possibilità di frequentare il seminario due sabati al mese. Nel tempo capii che non ero felice col miro involucro maschile e così iniziai la transizione.
Che dire ora sono una donna transgender, ma la fede non mi ha mai abbandonata, né lasciata. Grazie all’amore per Dio ho superato le tempeste della vita e forse è questo il disegno di Dio per me. Oggi sono una donna single, e quella vocazione è ancora viva dentro me, in forma diversa, ma sento che brucia.
Grazie agli insegnamenti di don Andrea Gallo (scomparso nel 2013, ndr), non mi sono mai persa. I preti di strada sono essenziali nei percorsi di transizione. Vorrei un mondo privo di pregiudizio e basato sull’integrazione e non sulla violenza.