Sono una mamma che ha scoperto che suo figlio è gay. Che fare?
Email inviataci da Chiara risponde Erica, volontaria del progetto Gionata
Ogni qualvolta tocco l’argomento omosessuali lui cambia discorso. Ha 21 anni e penso di averlo sempre saputo della sua diversità solo che non volevo mai accettarla.
Mi sono sentita rifiutata come donna e ora scopro che anche mio figlio percorre la sua stessa strada. Ho paura che soffra, che faccia come suo padre che tiene tutto dentro. Aiutatemi a capire vi prego.
Chiara
La risposta…
Tu dici che sei stata rifiutata da tuo marito ma forse, se guardi bene, è lui che si è rifiutato da sempre e nessuno ha saputo stargli vicino. Il fatto tragico di non accettarsi è di non pensare che nella vita ognuno ha il dovere e il diritto di vivere al meglio, per non cadere nella spirale ottusa di chi giudica l’altro solo per l’esteriorità e non per quello che è veramente dentro.
Ognuno di noi tende a dare la colpa all’altro per i propri fallimenti o chiusure. Normalmente diamo la colpa al Papa o alla gerarchia cattolica o, nel mio caso, a quella Valdese, per tutta la nostra sciocca incapacità di guardarci allo specchio e di vedere i nostri difetti e anche la nostra bellezza e di reagire, in positivo, nel nostro piccolo a tutte quelle che consideriamo le pesanti condanne verso noi stessi.
Sono dieci anni che sei libera e hai avuto la forza di crescere un figlio durante un’adolescenza sicuramente difficile, senza un padre forte accanto. Non parli di questo amore/odio che si crea con un figlio, in questo periodo di crescita, ma ti assicuro che è così per tutte noi mamme.
La tentazione è forte di controllare amicizie, ma sul suo cell. troverai solo tanti numeri di amici non certo di persone ‘malvagie di cognome’; di guardare nei suoi cassetti: forse un pezzetto di maria… un preservativo ti faranno tremare. Perché farti del male ancora…. Tuo figlio è una persona che sta cercando la sua strada, forse imita la storia del padre per rendersi importante con te. Forse avrà la possibilità, con il tuo aiuto, di accettare il suo essere gay.
Se leggi Gionata avrai visto quante storie di vita vissuta ci sono, positive e negative, come è la vita di tutti noi, che va accettata e non complicata. Anche io ho un figlio che ha avuto una crescita sempre un po’ complicata e a volte distruttiva. Tendenzialmente, ha trent’anni, vorremmo che volasse fuori dal nido ma lui non la sente come una esigenza improrogabile e nemmeno la sua attuale ragazza. Anch’io minaccio e sbraito ma lui sa che l’accetto così com’è e gli voglio bene sempre e comunque.
Fai la fatica di parlare a tuo figlio di te stessa e delle tue paure chiedigli di che cosa ha bisogno e ascoltalo, se vuole la pace dagli pace. Ti voglio bene e ti capisco dal profondo.
Ieri abbracciando per la prima volta il mio nipotino ho pensato alla bellezza di non dovere, come prima cosa, educarlo perché già ci sono i suoi genitori, ma alla possibilità che mi è stata data di godermi la sua crescita solo amandolo.
Erica