Storia di un matrimonio gay e di un visto negato
Articolo di Julien Massillon tratto dal sito Yagg.com (Francia), del 9 luglio 2014, liberamente tradotto da Domenico Afiero
Due uomini, un senegalese e un francese, hanno deciso di sposarsi sabato 12 luglio 2014. Il Consolato Generale francese di Casablanca, città dove vive il senegalese, ha rifiutato di accordare un visto a quest’ultimo nonostante i preparativi per il matrimonio da parecchie settimane.
In una sentenza di mercoledì 9 luglio il giudice del Consiglio di Stato ha ordinato l’emissione di un visto per permettere al cittadino senegalese di raggiungere la Francia e sposarsi con il proprio compagno.
Rigettare la richiesta di un visto a uno dei due uomini e impedire il matrimonio alla coppia è, come ha indicato la giustizia, «una violazione grave alla libertà di sposarsi, che è una libertà fondamentale».
Da almeno quattro anni i due uomini condividono un appartamento a Casablanca. Poiché non è legale contrarre matrimonio per due uomini in Marocco, la coppia ha deciso di sposarsi in Francia. Una volta rigettata la richiesta del visto da parte del consolato generale francese, il senegalese ha fatto ricorso presso il Tribunale amministrativo di Nantes, il quale ha rigettato la richiesta dello straniero. Motivazioni: 35 anni di differenza tra i due compagni. Inoltre, al senegalese è stato intimato l’obbligo di lasciare il territorio francese nel 2007.
Il Consiglio di Stato francese ha comunque appurato che il cittadino senegalese ha un lavoro stabile a Casablanca e che, nonostante la data del matrimonio fosse stata fissata il 12 luglio in Francia, ha acquistato un biglietto aereo per rientrare in Marocco il 29 luglio. Infine, il senegalese sollecita dal 2010 dei visti per brevi soggiorni di vacanze in Francia con il suo compagno.
Il giudice ha concluso:«Cercare di ostacolare la libertà di sposarsi non accordando il visto è grave e palesemente illegale». Il matrimonio, quindi, potrà essere celebrato.
Testo originale: Le Conseil d’État ordonne la délivrance d’un visa à un étranger qui veut épouser un Français