Farlo o non farlo? Suggerimenti per il coming out
Riflessioni tratte dal blog ‘Lo que un gay quiere ver’, 23 gennaio 2012, liberamente tradotte da Adriano
Alcune delle decisioni più difficili e importanti della vita delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans sono correlate al “coming out”, cioè alla decisione di vivere apertamente e onestamente il proprio orientamento o identità sessuale ed espressione. Nessuno può dire quando o come fare il primo passo. E’ un viaggio personale, ma non bisognerebbe intraprenderlo da soli.
Dalla nascita, la maggior parte di noi è stata educata a vedersi come eterosessuale, nel genere che corrisponde al nostro sesso biologico. I nostri genitori, le nostre famiglie, i nostri professori, i nostri amici, e persino la nostra cultura, ci hanno detto che arriverà un giorno in cui conosceremo qualcuno del sesso opposto e ci sposeremo.
A pochissimi è stato detto che è possibile innamorarsi di qualcuno del proprio sesso e che forse ci potremmo identificare maggiormente con il sesso opposto. Quasi tutti, inoltre, reprimiamo il fatto di identificarci di più con il sesso opposto al nostro.
Il Coming Out non è un singolo evento, è un viaggio che dura tutta la vita. Gente famosa, cantanti e tante celebrità si lanciano allo sbaraglio e confessano la propria omosessualità, causano scandali, polemiche ma si tolgono anche un gran peso dallo stomaco. Se state pensando di raccontare anche voi la vostra inclinazione alla famiglia e agli amici, vi vorremmo dare alcuni consigli:
1. Sicurezza: E’ il momento di confessarlo solo e unicamente se siete sicuri del vostro orientamento sessuale, i dubbi posso rendere la vostra confessione scomoda o poco sicura di chi siete veramente. Se prima non accettate voi stessi, nessuno lo farà.
2. Energía: Tanto l’autostima, quanto l’energia devono esse molto positive, è necessario superare tutti i tipi di depressione e di sensi di colpa.
3. Conoscenza: Parlare con ragione e fiducia su quello che si sta comunicando è meglio, se conoscete il tema della omosessualità come il palmo della mano, sarà più facile condividerlo e contribire a tutti gli interrogativi che ci saranno quando lo raccontate.
4. Reazioni: Raccontarlo ad un amico è totalmente diverso che comunicarlo a un familiare, i familiari spesso la prendono più sul personale e spesso le loro reazioni non sono le migliori, bisogna intuire la reazione di colui al quale volete raccontarlo e provare con le persone che si ritiene lo possano accettare meglio per essere pronti a reazioni devastanti. Nel caso dovesse succedere, dovrete comprendere e superarlo. Consigliamo anche di avere qualcuno vicino che vi possa sostenere, rafforzando la vostra stima.
5. Indipendenza: Raccomandiamo di essere pronti finanziariamente, contare su un supporto economico nel caso in cui i genitori reagiscano negativamente, quindi è importante conoscere il profilo della famiglia, se il vostro rapporto si basa sul rispetto e l’amore, è più facile che la risposta sia positiva. Nel nostro paese i pregiudizi e la morale conservatrice possono far nascere una risposta di rifiuto, in questo caso è meglio attendere.
6. Avete pazienza?: Se la vostra famiglia non ha mai considerato finora il vostro orientamento sessuale, ci vorrà tempo per elaborare le proprie emozioni e sentimenti. Il motivo principale deve essere che li amate e che non volete ingannarli, ma che è necessario che loro conoscano la vostra realtà. Non bisogna mai uscire dal nascondimento con rabbia, o durante una discussione, usando la propria sessualità come un’arma.
Se non siete ancora preparati o credete che non sia assolutamente necessario dirlo e nulla cambierà tra voi, è meglio posticipare la divulgazione completa perchè è un aspetto molto personale del vostro intimo e della vostra vita, la vostra realtà omosessuale non vi rende assolutamente diversi dagli altri esseri umani e non c’è fretta nè urgenza di raccontarlo.
Testo originale: Tips para Salir del Closet