Suggerimenti per svolgere lezioni in classe contro l’omofobia
Testo per combattere l’omofobia nelle scuole cattoliche tratto da “Made in God’s Image“* pubblicato dal Servizio per l’Educazione Cattolica della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles (Gran Bretagna) nel maggio 2017, cap.5, pag.12, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Per svolgere lezioni sull’omofobia e sulle tematiche LGBT gli insegnanti devono conoscere bene l’argomento ed essere pronti ad affrontare comportamenti provocatori. È importante ricordare che è proprio a causa di tali comportamenti provocatori che è più che mai necessario affrontare le tematiche LGBT e l’omofobia. Per essere preparati bisogna svolgere delle ricerche personali sull’argomento e avere ben chiari i contenuti delle lezioni.
Affrontare i comportamenti provocatori
I comportamenti provocatori sono una sfida a chi affronta queste tematiche. Consigliamo di cominciare con una lezione sulle regole di base della discussione, in modo da fornire una griglia per condurre un dibattito sicuro e rispettoso. Se possibile, scrivete e appendete le regole di base in un luogo in vista, in modo che ciascun allievo possa sempre farvi riferimento.
È importante ricordare che solitamente i comportamenti omofobi sono messi in atto da una piccola minoranza dei giovani. Gran parte dei giovani accetta i messaggi antidiscriminazione ed è importante ribadire a tutti gli studenti che possono riprendere i commenti e i comportamenti dei loro coetanei, se si sentono di farlo. Le varie opinioni e punti di vista sull’argomento possono essere esaminati durante la discussione.
Alcuni studenti possono rifiutarsi di ascoltare o di comunicare durante le lezioni, per varie ragioni: ostilità, mancanza di interesse, nervosismo, disagio. È importante trattare lo studente o la studentessa in maniera rassicurante e sensibile, senza presumere di conoscere le ragioni della sua mancata partecipazione. Al di là delle motivazioni, l’ascolto di messaggi positivi sulla lotta all’omofobia e sulle tematiche LGBT è molto benefico per gli studenti. Sebbene l’esame dei discorsi e dei comportamenti omofobi sia la maniera più appropriata per stimolare gli studenti, è importante anche saper tracciare dei confini. Alcuni studenti già si considerano LGBT, altri si stanno facendo delle domande, altri ancora hanno dei famigliari o degli amici LGBT ed è per loro inaccettabile subire insulti e bullismo che non possono venire discussi in maniera costruttiva.
Fornire esempi
Bisogna fornire degli esempi, in modo che gli studenti possano discutere queste tematiche senza riferirsi solo a se stessi, alle proprie esperienze o a quelle degli altri studenti o del personale dell’istituto. Sarà utile anche portare esempi di personaggi LGBT famosi o tratti dalla TV.
Lavoro in piccoli gruppi
È importante, quando gli studenti lavorano in piccoli gruppi, vigilare per evitare commenti omofobi diretti ai membri di un gruppo o conversazioni fuori luogo che riguardano altri giovani.
Onestà e sincerità
Come per ogni altro argomento, è essenziale che vi sia una buona conoscenza delle tematiche trattate; tuttavia, parlare di omofobia e di tematiche LGBT può essere una cosa nuova per voi e non è necessario avere la risposta a tutto: è sufficiente dire che cercherete le risposte e che le riporterete poi ai vostri studenti. Dire con onestà e sincerità che le vostre conoscenze hanno delle lacune probabilmente incoraggerà i vostri studenti ad assumere lo stesso atteggiamento.
“Loro e noi”
È importante ricordare che è probabile vi siano studenti e studentesse LGBT nella vostra classe, è quindi buona cosa evitare di fare riferimento alle persone LGBT come “loro” e alle persone eterosessuali e cisgender come “noi”, in modo da non alienare gli studenti e le studentesse LGBT e non farli sentire diversi. Fare riferimento alle “persone LGBT” è più inclusivo ed è un riconoscimento che all’interno della classe potrebbero esserci persone LGBT o loro famigliari e amici.
Insegnanti LGBT
Questo lavoro in classe può essere impegnativo per gli insegnanti LGBT, ma è un lavoro che tratta di giustizia sociale, di lotta al bullismo, discriminazione, rispetto ed uguaglianza, non dell’orientamento sessuale dei singoli insegnanti, dei singoli studenti o di altre persone. Gli insegnanti e gli studenti non dovrebbero fare del proprio orientamento sessuale materia di discussione.
Le lezioni proposte
La serie di lezioni che proponiamo è rivolta agli studenti da 13 anni in su e dovrebbero essere raggruppate nella tematica “Pregiudizio e discriminazione”. Ogni lezione richiede circa 50-60 minuti. La sequenza delle lezioni può essere modificata a seconda delle esigenze dell’insegnante, anche se la prima lezione dovrebbe essere sempre introduttiva e stabilire le regole di base per la discussione in classe. Nella seconda lezione si suggerisce l’ausilio di DVD per riflettere su determinati personaggi televisivi.
* Per gli insegnanti delle scuole cattoliche in Inghilterra e Galles è uscito, nel 2017, un nuovo manuale su come combattere l’omofobia e la bifobia,che offre pratici consigli su come prevenire e fermare il bullismo omofobico degli studenti nelle scuole cattoliche. Il documento, intitolato Made in God’s Image: Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools (Fatti ad immagine di Dio: prevenire il bullismo omofobico e bifobico nelle scuole cattoliche) è stato prodotto dal Servizio per l’Educazione Cattolica (Catholic Education Service) della Conferenza Episcopale Cattolica (Catholic Bishops Conference) dell’Inghilterra e del Galles con il supporto della St. Mary’s University di Twickenham.
Testo originale: Made in God’s Image. Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools