Sui diritti delle persone LGBT l’Argentina è un paese in rosa?
Articolo pubblicato sul COURRIER de l’ACAT. Magazine cristiano sui diritti dell’uomo (Francia), Marzo/aprile 2017, n°343, pag.39, libera traduzione di Marco Galvagno
Con l’adozione di varie leggi favorevoli ai gay, in questi ultimi anni, l’Argentina è stata presentata come il paese più gay friendly dell’America Latina, ma questa evoluzione delle leggi ha comportato un cambiamento reale nell’evoluzione della mentalità? L’Argentina si è fatta conoscere come uno dei paesi più avanzati in America Latina, ma anche nel mondo intero, per quel che riguarda il riconoscimento e la realizzazione personale delle persone GLBT. Tutto questo è stato reso possibile grazie a un lavoro di ampio respiro, svolto da varie organizzazioni della società civile riunite in seno alla federazione argentina dei gay, lesbiche, bisex e trans gender. Queste vittorie sono state ottenute sul terreno legale grazie all’esclusione del concetto di patologia trans nella legge sull’identità di genere, votata nel 2012, ma anche sul terreno istituzionale con la creazione dell’istituto contro le discriminazioni che ha sede a Buenos Aires e la nomina del primo difensore dei diritti GLBT nell’America Latina.
Violenze impunite
Il paese, tuttavia non può essere considerato esente da violenze e discriminazioni. Nel 2016 sono stati registrati vari casi di violazioni dei diritti delle persone GLBT. Due necessità restano attuali: l’adozione di una legge nazionale che combatta le violenze e le discriminazioni verso le persone omosessuali e trans gender; ed una riforma profonda del sistema giudiziario, poiché molte violenze non vengono punite, in particolare gli omicidi impuniti delle trans sono all’ordine del giorno.
Nel 2016 sono stati registrati ben tredici casi di questo tipo. Queste aggressioni sono rimaste impunite o nella migliore delle ipotesi sono state classificate come normali omicidi, senza tenere conto del fatto che sono state perpetrate per odio alla loro identità di genere.
Uguaglianza reale?
Vista la dimensione delle disuguaglianze economiche del paese la realtà vissuta dagli argentini varia moltissimo. La vita quotidiana di una persona che vive a Salta nel nord del paese è molto diversa da chi vive a Buenos Aires. Tuttavia varie province hanno fatto passi da gigante: la creazione di assessorati GLBT nei municipi e nelle province ha permesso di combattere meglio le discriminazioni applicando nuove iniziative pubbliche, come ha dimostrato ad esempio il segretariato per la politica della diversità sessuale di Santa Fé. C’è ancora molta strada da fare, perché l’Argentina diventi un paese che accetta davvero la diversità sessuale. L’uguaglianza giuridica di fronte alla legge deve essere ottenuta associandola allo sviluppo di politiche pubbliche, ed anche all’azione di uno stato che si impegna di assicurare che le nostre identità sessuali e le nostre strutture famigliari, non eterosessuali, non siano un freno all’esercizio dei diritti umani. Alla Federazione Argentina dei Gay, Lesbiche e transessuali (FALGBT) continueremo a lavorare per riuscirci in modo che gli argentini possano godere i frutti di un’uguaglianza reale.
Qualche data
Luglio 2010: L’Argentina diventa il primo paese dell’America Latina a varare una legge per il matrimonio delle coppie omosessuali: Il testo sostituisce la formula marito e moglie del codice civile con quella dei contraenti. Dà agli sposi omosessuali gli stessi diritti di quelli eterosessuali.
Maggio 2012: la legge sull’identità di genere consente ai trans gender di fare modificare i propri documenti anagrafici, in modo che il proprio genere corrisponda a quello auspicato. Possono scegliere di modificare i propri documenti d’identità senza doversi per forza sottoporre a un intervento chirurgico né a terapie ormonali o trasformazioni fisiche, non è richiesto nemmeno come obbligatorio il parere di un medico o di uno psicologo.
Giugno 2013: Una legge obbliga la mutua e l’assistenza sanitaria argentina a rimborsare integralmente le terapie legate alla procreazione medicalmente assistita. Questa legge mira a dare alle coppie gay e lesbiche la possibilità di diventare genitori.
Settembre 2010: Il ministero della sanità toglie il divieto imposto agli omosessuali di donare il sangue. E’ una rivendicazione di lunga durata portata avanti dalla comunità GLBT, che viveva questa esclusione come particolarmente discriminatoria. In Francia tale divieto è ancora in vigore.
Testo originale: L’Argentine, tout en rose?