Suicidio: fermatevi ragazzi! Vi vogliamo bene!
Riflessioni di Massimo Battaglio
Le vittime di omofobia emerse nel mese di marzo sono solo quattro. E’ un numero coerente con la “media stagionale” di qualche anno fa ma non con quella degli ultimi anni (nel marzo 2021 si erano registrate 10 vittime; 21 nel 2019).
Non crediamo a queste cifre. C’è sicuramente qualcosa di nascosto. In queste settimane, i media sono totalmente – e comprensibilmente – galvanizzati dalla guerra e non hanno spazio per occuparsi dei nostri temi.
E infatti, le informazioni che abbiamo ricevuto, arrivano da fonti amicali e associative, non dai giornali. Chissà quante altre non ci sono arrivate. E sono tra le più gravi: negli ultimi due casi, registrati a distanza di soli quattro giorni, si tratta di suicidio o di tentato suicidio.
Vediamo i dati:
- 14/03/2022: Milano: Emerge la storia di un ragazzo transgender di 22 anni, sequestrato e costretto a prostituirsi.
- 24/03/2022: Arezzo: Scritta sotto casa di persona omosessuale: “fai schifo gay”
- 30/03/2022: Torino: Ragazzo di 24 anni tenta di gettarsi dalla finestra dopo l’ennesima lite coi genitori che non accettano la sua omosessualità. Salvato in extremis dai carabinieri.
- 02/04/2022: Corsico (MI): Giovane trans f>m si toglie la vita
Di fronte a questi drammi, ci sentiamo di lanciare un messaggio in diverse direzioni:
Alle istituzioni e al mondo associativo:
Parlatene! in questi casi, il silenzio e il riserbo sono atteggiamenti irresponsabili. Chiunque può ben immaginare che questi fatti, se non contrastati attraverso messaggi di solidarietà e affetto, possono dare luogo a catene di morte. E infatti, lo vediamo dai dati: due gesti di morte contro se stessi, dovuti a omofobia, in quattro giorni, sono un problema enorme.
A chi sta già strumentalizzando i fatti per le proprie campagne “per la vita”:
Vergognatevi! Come può venirvi in mente che noi ci si diverta a inventare fake news sulla pelle dei nostri amici? Volete fonti più attendibili?
Cercatevele, visto che siete così bravi! Ma sappiate che, della vostra totale mancanza di pietà, risponderete davanti al tribunale dell’Altissimo, quello nel cui nome dite di agire.
A tutti i ragazzi, siano essi lgbt o eterosessuali o altro
Fermatevi! Prima di compiere gesti che non risolvono nulla e lasciano solo dolore, pensate a quante persone vi vogliono bene. Pensateci bene. Sono tante. E se pensarci è faticoso, facciamolo insieme. Telefonateci, scriveteci, lasciate un messaggio a qualunque associazione o gruppo di cui vi fidate.
Sappiate che, insieme, possiamo trovare molte soluzioni, anche abitative, se del caso. E ci teniamo tantissimo perché molti di noi hanno attraversato momenti difficili proprio come i vostri.
La Tenda di Gionata e il Progetto Giovani Cristiani LGBT rispondono velocemente con “Mi fido di Te”, il servizio di ascolto per cristiani LGBT e i loro genitori all’indirizzo: mifidodite@gionata.org
A quest’altro indirizzo si trovano gli estremi di tutti i cinquantanove gruppi di cristiani LGBT aderenti alla nostra rete: https://www.gionata.org/gruppi/
A Torino, esiste un bellissimo progetto di accoglienza abitativa che si chiama To-Housing. Questo è il suo indirizzo email: tohousing@quore.org
Sul sito di Arcigay, si trovano i contatti dei settantatrè circoli territoriali, coi loro numeri di telefono e gli orari a cui chiamare https://www.arcigay.it/sedi/
Altri contatti si possono cercare in rete attraverso una semplice ricerca con le parole chiave “lgbt accoglienza“.
Parliamone tra amici. Perché noi siamo amici.