Suor Jeannine Gramick si confronta con papa Francesco sulla “ideologia gender”
Riflessione dii Suor Jeannine Gramick, SL, co-fondatrice di New Ways Ministry (Stati Uniti) pubblicata su blog dell’associazione il 1 maggio 2024, liberante tradotto da Luigi e Valeria de la tenda di Gionata.
Sono molto triste dall’8 aprile 2024, quando il Dicastero per la Dottrina della Fede del Vaticano ha promulgato Dignitas Infinita, la Dichiarazione sulla dignità umana. Ho sentito un immenso dolore tra le persone LGBTQ, le loro famiglie e i loro amici. Questo documento afferma molte verità belle ed essenziali, ma la sezione sulla teoria del genere, che condanna “l’ideologia gender”, sta danneggiando le persone transgender che amo.
Ho scritto una nota a Papa Francesco per raccontargli la mia tristezza e la mia delusione per l’uso del concetto di “ideologia gender”. Ha risposto condividendo la sua interpretazione di questo concetto, una interpretazione che non avevo mai sentito prima.
Papa Francesco ha scritto: «L’ideologia gender è qualcosa di diverso dalle persone omosessuali o transessuali. L’ideologia gender rende tutti uguali senza rispetto per la storia personale. Capisco la preoccupazione per quel paragrafo di Dignitas Infinita, ma non si riferisce alle persone transgender ma all’ideologia gender, che annulla le differenze. Le persone transgender devono essere accettate e integrate nella società».
Poi mi ha suggerito di leggere un romanzo di Robert Hugh Benson, intitolato Il Signore del Mondo che, a suo dire, descrive questo «movimento di annullamento delle differenze». Papa Francesco aveva parlato pubblicamente di questo romanzo britannico del 1903 durante un volo di ritorno dalle Filippine nel 2015. Ha raccontato ai giornalisti di questo racconto futuristico che descrive un mondo in cui il secolarismo senza Dio viene imposto a coloro che credono nella moralità tradizionale.
Papa Francesco chiama questa soppressione delle differenze «colonizzazione ideologica» e ritiene che “l’ideologia gender” ne sia un esempio perché le differenze tra le persone non vengono rispettate. Riprendendo l’esortazione apostolica di Papa Francesco, Amoris Laetitia, Dignitas Infinita afferma che l’ideologia gender «prevede una società senza differenze sessuali» (par. 59).
Ho scritto di nuovo al nostro amato papa, dicendogli che, sfortunatamente negli Stati Uniti (e in altre parti del mondo), “ideologia gender” ha un significato diverso. Non significa annullare o non rispettare le differenze. È vero il contrario: chi usa questa espressione non considera né rispetta la storia e l’esperienza di genere di una persona. Credo che le persone che usano l’espressione “ideologia gender” molto probabilmente non abbiano mai accompagnato persone transgender.
Ho detto a Papa Francesco che, molti anni fa, non riuscivo a capire perché alcune persone transgender cercassero «interventi per il cambiamento di sesso», un termine usato da Dignitas Infinita per descrivere ciò che gli operatori sanitari chiamano «interventi medici di affermazione di genere». Ma non ho vissuto le loro vite, né ho avuto le loro esperienze. Tuttavia, ho ascoltato le loro storie. E mi chiedo: «Come ci si deve sentire a vivere in un corpo con un’identità contraria a quella che credi sia stata creata da Dio nella tua anima?»
Le persone transgender non decidono volontariamente che la loro identità di genere differisce dal loro aspetto fisico, ma ne prendono atto. E decidono di iniziare un percorso di affermazione di genere soltanto dopo molta ricerca interiore, riflessione, angoscia e dolore. La Chiesa dovrebbe aiutare a rimuovere il dolore in modo che la persona possa diventare una cosa sola nella mente e nel corpo come Dio intende. Se «è nel corpo che ciascuno riconosce sé stesso», come afferma Dignitas Infinita (par. 60), quale grave fardello la Chiesa impone a chi non si riconosce nel corpo in cui è nata!
Le persone transgender non cancellano né negano le differenze sessuali o di genere. È proprio perché una persona transgender sa che esistono differenze di genere che si rende conto che il suo corpo non corrisponde alla sua anima. Se «il corpo funge da contesto vivo in cui si dispiega e si manifesta l’interiorità dell’anima», (par. 60), come afferma Dignitas Infinita, allora la Chiesa deve aiutare le persone a diventare una cosa sola nella mente e nel corpo per riflettere la loro anima. La Chiesa dovrebbe sostenere questi interventi quando aiutano la persona a diventare una cosa sola nella mente, nel corpo, nello spirito e nell’anima.
In sintesi, Papa Francesco è giustamente preoccupato che la società non renda «tutti uguali senza rispetto per la storia personale». Ma nella nostra cultura, coloro che usano l’espressione “ideologia gender”, fanno proprio questo, non accettando le differenze nel modo in cui le persone percepiscono la propria identità di genere. Chi usa questa espressione rende, quindi, tutti uguali non rispettando le storie individuali e personali delle persone.
Oh, che grande problema abbiamo quando le stesse parole hanno significati diversi per persone diverse!
Continuo a sperare. Spero che migliaia, anzi milioni, di cattolici che amano i loro parenti e amici transgender dicano ai loro cari, ai loro parroci, al loro vescovo e a tutti coloro che li ascolteranno che Papa Francesco vuole che le persone transgender siano «accettate e integrate nella società», come mi ha scritto. Diciamolo più forte che possiamo: Papa Francesco non vuole che «annulliamo le differenze», vuole che «rispettiamo la storia personale».
Poiché l’espressione “ideologia gender” viene utilizzata in modo opposto rispetto a come lo intende Papa Francesco, eliminiamo semplicemente questa definizione dal nostro vocabolario e, invece, iniziamo a onorare le differenze. Anzi, già che ci siamo, lavoriamo per sradicare questa espressione e ciò che implica da tutti i documenti della Chiesa.
Testo originale: Pope Provides Sr. Jeannine a Clarification of “Dignitas Infinita”