Taggato: Luigi Testa

Con la resurrezione tutto può cambiare, ma l’amore resta uguale

Riflessioni di Luigi Testa* Quando appari risorto ai tuoi, non ti riconoscono. È come se tu fossi diverso. Una cosa sola è rimasta: le ferite alle mani e ai piedi. L’unica cosa che non è cambiata, l’unica cosa che non è diversa, è quella: il segno dei chiodi che ti passano la carne. Può cambiare tutto, può passare tutto, può crollare tutto:...

Quaresima queer. L’ultima ferita

Riflessioni di Luigi Testa* «Uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua» (Gv 18, 34). È l’ultima ferita. Quante volte mi son poggiato su quel petto. Quante sere, con la testa sul tuo cuore, mentre tu mi accarezzavi i capelli, e forse il tuo sguardo si appesantiva al pensiero di tutto quanto...

«Questa è la notte». Il Triduo pasquale partendo dalla fine

Riflessioni di Luigi Testa* Prepararsi all’appuntamento. Si capisce tutto meglio dalla sua fine; è così anche per i giorni che ci aspettano, fino alla notte di Pasqua. Tutto, naturalmente, non lo capiremo mai, e forse è bene così. Ma dovremmo comunque partire da lì – dalla liturgia della notte tra le notti – per affondare meglio nello stupore dei prossimi...

Quaresima queer: «Poi lo condussero fuori per crocifiggerlo» (Mc 15,20)

Riflessioni di Luigi Testa «Poi lo condussero fuori per crocifiggerlo» (Mc 15,20). Le ferite della strada fino al Calvario non si contano: la spalla martoriata dalla croce; i lividi delle cadute; i graffi dei colpi dei soldati; le ginocchia sbucciate per tutte le volte che cadi. Ormai sei un’unica piaga. «Uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti...

Quaresima Queer. Quelle ferite sulla tua schiena

Riflessioni di Luigi Testa «Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare» (Gv 19,1). Quando i carnefici se ne sono andati – prima no: prima ho paura, scusami, Gesú – mentre tu sei stremato a terra e a stento respiri, mi avvicino, e guardo la tua schiena, col cuore in gola, senza riuscire a fare nulla. Quando ero piccolo, c’era...

Quaresima queer. La prima ferita

Riflessioni di Luigi Testa La prima ferita è quella che ti lascia sulla guancia il bacio del traditore – «Gli si accostò dicendo: “Rabbì” e lo baciò» (Mc 14,45). Le altre ferite, dopo la resurrezione, non le sentirai più, ma forse questa – invisibile – ancora oggi ti fa male, Gesù. Mi sono chiesto a volte perché gli hai permesso di...