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DUE VITE è un progetto di Alessandra Maria Starace e dei volontari del Progetto Gionata per raccontare le vite dei migranti LGBT+ spesso in fuga da Stati dove la guerra, l’intolleranza e l’omotransfobia uccide. Vorremmo raccogliere e raccontare le loro storie dimenticate per mostrare le difficoltà ma anche gli incontri che gli hanno cambiato la vita, perché ricordiamo che ognuno di noi può sempre fare la differenza nell’accogliere l’altro, perché “chi salva una vita salva un mondo”. Vuoi aiutarci, vuoi raccontarci la tua storia o di una persona a te vicina? Scrivici a gionatanews@gmail.com

Strada facendo. La scoperta della libertà di essere arabo e gay

Testimonianza di Fadi raccolta* da Alessandra Maria Starace, seconda parte Sono a Roma. Tanto per dirne una mi accorgo d’essere l’unico tizio arabofono della comunità e le caricature degli altri studenti sui suoni gutturali della mia lingua d’origine – anche se non fatti con cattiveria – mi sembrano fuori luogo ed eccessivi; di conseguenza il buonumore, anziché farmelo venire, me...

Strada facendo. Da Aleppo a Roma, il mio cammino di gay credente

Testimonianza di Fadi raccolta* da Alessandra Maria Starace, prima parte L’incontro con Cristo ha segnato l’inizio della mia libertà. La mia testimonianza vuole essere soprattutto questo: tracciare con parole il percorso su cui ho camminato e grazie al quale ho potuto gestire liberamente le mie scelte, i miei traguardi e anche i miei fallimenti. Ho combattuto per poter scegliere da...

Le due vite di Daalib. In fuga dall’omofobia africana per essere me stesso

Testimonianza di Daalib, un ragazzo gay di Mogadiscio (Somalia), raccolta da Alessandra Maria Starace*, seconda parte Il mio viaggio per arrivare in Italia è durato circa un anno. Col passaporto somalo ho attraversato Paesi in cui la vita di un omosessuale non vale più della polvere su cui cammina; ogni mattina scommettevo con me stesso se sarei arrivato o no...

Le due vite di Daalib. Essere un ragazzo gay a Mogadiscio

Testimonianza di Daalib, un ragazzo gay di Mogadiscio (Somalia), raccolta da Alessandra Maria Starace*, prima parte Daalib non è il mio nome, ma potete chiamarmi così. Forse, un giorno, potrò raccontarvi la mia vita senza dovermi nascondere; potrei anche postare una foto di me mentre sorrido in riva al mare in inverno, coi pantaloni arrotolati fino alle ginocchia, i piedi...