Taking a Chance on God. La lotta di padre McNeill per i diritti delle persone omosessuali
.
Riflessioni di Ross Murray, Responsabile di Religione, Fede e Principi di GLAAD (USA), 4 giugno 2012, liberamente tradotto da Adriano C.
“Taking a Chance on God” (Scommettere su Dio) il nuovo documentario sulla vita del prete omosessuale John McNeill è in proiezione nei festival cinematografici di tutto il mondo. Il film mette in evidenza il ruolo di McNeill come eroe e pioniere del movimento internazionale per i diritti civili LGBT.
“Scommettere su Dio” è un ritratto realistico che racconta la straordinaria vita dell’86enne McNeill di Buffalo (New York) dall’infanzia, passando dall’esperienza di prigioniero di guerra nella Germania Nazista, toccando il suo impegno come promotore della pace durante il conflitto nel Vietnam, fino al suo ministero come responsabile dei diritti LGBT e come amorevole compagno da 46 anni di Charles Chiarelli.
McNeill, autore di innovative opere sulla spiritualità omosessuale, fondatore del gruppo cattolico LGBT Dignity/New York e leader della comunità omosessuale (degli Stati Uniti) durante la crisi dell’AIDS negli anni ottanta, rifiutò il silenzio impostogli dal Vaticano sugli argomenti omosessuali, che lo ha portato alla sua espulsione dal sacerdozio.
Il film tocca temi come l’amore di McNeill per la Chiesa Cattolica, per la comunità LGBT, per i suoi fratelli gesuiti, e per il suo compagno. “Scommettiamo su Dio” è una potente storia di fede, di amore e di perseveranza, di fronte all’oppressione e al rifiuto. Gli scritti innovativi di McNeill, tra cui il suo libro del 1976 ”The Church and Homosexual” (La Chiesa e l’omosessuale), sono stati tradotti in parecchie lingue e hanno ispirato la fondazione di Dignity/USA, un’organizzazione molto influente per i cattolici LGBT. Quest’anno, cinque branchie di Dignity celebreranno 40 anni di ministero con i cattolici LGBT: New York, Chicago, Boston, Washington DC, e San Diego.
Nel 1977 e nel 1983, con il divieto di parlare e scrivere di argomenti legati all’omosessualità, McNeill fu obbligato al silenzio dall’allora Cardinale Joseph Ratzinger, ora Papa Benedetto XVI. Per “pertinace disobbedienza” all’obbligo al silenzio, McNeill venne infine espulso dall’ordine dei gesuiti nell’aprile del 1987.
Il regista Brendan Fay racconta che “Taking a Chance on God” (Scommettiamo su Dio) “è una storia affettuosa su un uomo e su un movimento, dedicata ad aprire il cuore e la mente verso le persone LGBT, nella Chiesa Cattolica e nella società.” Brendan ha concepito il documentario in parte come tentativo “di contribuire a mantenere il movimento in continuo cambiamento”. Il film è una “storia affettuosa dell’amore di John McNeill per la sua Chiesa, per la sua famiglia gesuita, per il movimento LGBT e per il suo adorato Charlie”.
Fay ricorda che “Taking A Chance on God” affronta il problema dei diritti umani e del matrimonio omosessuale in un modo molto personale. John è stato prigioniero di guerra in Germania, e con il suo compagno da 46 anni, Charles Chiarelli, sono ora testimoni viventi della gioia dell’amore omosessuale impegnato.” McNeill e Chiarelli si sono sposati legalmente a Toronto l’8 settembre 2008.
Il film giunge anche in un momento in cui dobbiamo riflettere sul radicale cambiamento dell’atteggiamento dei cattolici verso le tematiche LGBT, ed è auspicabile che stimoli ulteriori dibattiti tra i cattolici di tutto il mondo, tra un maggior numero di famiglie e parrocchie, ad affrontare apertamente le questioni di sesso e di amore omosessuale all’interno e fuori della chiesa.
“Taking a Chance on God” è stato proiettato durante il 40° anniversario di Dignity/New York il 16 giugno 2012 e nei festival di tutti gli Stati Uniti e di tutto il mondo.
.
Testo originale: Pioneer gay priest’s story “taking a chance on god” documents life of fr. John Mcneill