Tendenze sessuali innate e sacerdozio. Omo o etero dove è il problema?
Lettera di Santo Bressan pubblicata sul quotidiano Avvenire il 31 luglio 2020, pag.2
Gentile direttore, trovo che sia molto ambigua la dizione «tendenze omosessuali profondamente radicate» (n. 2358 del Catechismo della Chiesa cattolica, edizione 1992). Credo che esista la tendenza eterosessuale innata, maggioritaria e che esista anche la tendenza omosessuale innata, minoritaria.
Le due tendenze sono ovviamente non imputabili al soggetto. Il loro uso, la lussuria e la pratica omosessuale, rientra nell’ambito della responsabilità della persona e assumono un valore etico.
Non dovrebbero quindi essere ammissibili al sacerdozio coloro che praticano la lussuria eterosessuale od omosessuale, coloro che sostengono la libera pratica eterosessuale e coloro che sostengono la cultura gay.