Tocca a noi. Inizia il cammino del secondo questionario del Sinodo 2015
Riflessioni pubblicate sul sito della Conférence catholique des baptisé-e-s francophones (Conferenza Cattolica dei Battezzati Francofoni) il 12 febbraio 2015, traduzione finesettimana.org
Basta con le tergiversazioni, torniamo a ciò che dovrebbe essere l’essenziale del sinodo: ascoltare come le famiglie, quali che siano, mettono Cristo nel quotidiano della loro vita. In quest’ultima tappa di consultazione dei cattolici in tutto il mondo, è con la forza della mobilitazione e della testimonianza che ci spetta l’ultima parola. Non smobilitiamo adesso!
Infatti, per alcuni, le finalità del sinodo sono opposte! Nonostante certi brani del testo (nelle introduzioni alle domande) che presuppongono acquisiti i risultati del primo questionario, resta forte il modello di una famiglia immaginaria. I difensori dell’immobilismo resistono, e sono anche molto attivi tra i promotori della “nuova evangelizzazione”. Ad esempio, nel documento che ci interessa, giustappongono l’espressione “Chiesa domestica”, che definisce la Chiesa dei primi secoli, ad un’altra espressione inventata recentemente e senza alcun fondamento scritturistico: “il Vangelo della famiglia”. Questo titolo, attraente, è la maschera che mettono i cattolici identitari, che esecrano il Vaticano II, per tentare di mantenere, di ampliare forse, la loro influenza sulle persone e la società. Una famiglia immaginaria, strumentalizzata, diventa la punta di diamante delle lotte più politiche che evangeliche dei conservatori. Questi “scivolamenti” successivi da un termine all’altro permettono loro di far accettare senza dibattito quella che è solo una modalità di “riconquista” particolare, tra molte altre. Questa seconda indagine planetaria è una tappa importante nella loro strategia di organizzazione.
Ma queste tattiche non interessano coloro che si impegnano attivamente in questo sinodo. Non vogliamo forse una Chiesa collegiale, aperta, ricca di vita, fedele al cuore del Vangelo? Ci sono molti cardinali, vescovi, teologi, semplici battezzati che riflettono, lavorano ad inventare nuove vie, ma anche a ridare pertinenza a elaborazioni talvolta un po’ stentate. La loro priorità è l’attenzione alle persone. Cercano di conciliare vangelo, dottrina e testimonianza del popolo di Dio. È con loro, nostri alleati, che dobbiamo lavorare.
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REAGIRE!
La Conferenza dei battezzati francofoni propone due azioni: La prima consiste nel RISPONDERE a tutto o a una parte del questionario, ma giustificando la propria posizione. Per offrire un aiuto, mettiamo online sul sito una serie di articoli documentati. Quindi inviare il tutto al vostro Vescovo … (ndr chiunque può inviare le proprie risposte, a tutte o solo ad alcune domande del questionario, direttamente alla Segreteria generale del Sinodo in Vaticano, entro il 15 aprile 2015, anche via mail a synodus@synod.va, ovviamente firmandosi per esteso e non in modo anonimo)
La seconda consiste nel rispondere con la testimonianza, con o senza il questionario. RACCONTATE situazioni concrete di tensione tra vissuto e dottrina che incontrate voi, o i vostri figli, conoscenti, ecc. Sposati o no, eterosessuali o no, la nostra vita, le loro vite sono vite autenticamente cristiane. Affinché sia mantenuta la forza della vostra testimonianza, per essere efficaci e letti, siate precisi e brevi, andate direttamente al punto…. Tutti alla tastiera, amici!
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Alcuni link utili:
Lettera aperta ai “Padri” del sinodo
Tra un sinodo e l’altro, la battaglia continua
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Testo originale: Haut les cœurs ! Dernière ligne droite pour le questionnaire 2