Tolleranza zero per l’ipocrisia (Luca 12:54-59)
Riflessioni di don Fabio
“Indicami, Signore, la via dei tuoi decreti e la seguirò sino alla fine. Dammi intelligenza, perché io osservi la tua legge e la custodisca con tutto il cuore.” (Salmo 118 [119]:33-34)
Luca 12:54-59: “Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?”.
Una cosa ha sempre infastidito Gesù: l’ipocrisia, peggio ancora quando è collegata alla codardia di chi tira la pietra e nasconde la mano! Il far finta di non capire, il nascondersi dietro un cavillo o una norma, il restare indifferenti dinanzi ad una situazione concreta che richiede una scelta, sono atteggiamenti che Gesù non tollera, e stigmatizza come falsi e ipocriti.
Diceva san Tommaso d’Aquino: «La legge naturale è un’impronta della Luce divina in noi, una partecipazione della legge eterna fatta alla creatura ragionevole». Altri padri della Chiesa, santi, e non ultimo il Concilio Vaticano II, hanno sottolineato il “primato della coscienza” nelle nostre scelte, e l’importanza di formarla alla scuola della Parola di Dio.
Può succedere che il nostro cuore sia confuso, e che realmente non sappiamo cosa fare. Per questo più volte Gesù ribadisce la necessità di non smettere mai di pregare, cioè di mantenere sempre aperto il canale di relazione/comunicazione con il Padre. Lampada ai miei passi è la tua Parola, dice la Scrittura, ed è luce che guida la nostra vita!
Con affetto, Fabio!