Troppa “folla”, ancora oggi, si frappone tra Dio e l’uomo (Luca 18:35-43)
Riflessioni di don Fabio
Luca 18:35-43: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Ecco un altro di quegli episodi in cui la “folla” diventa impedimento e ostacolo all’incontro con Gesù. Quante volte è successo, e continua a succedere, che il pregiudizio, il perbenismo, il devozionismo della “folla” che segue Gesù (questo massa di persone, compresi i consacrati, che puntualmente se ne escono con i loro slogan “Si è fatto sempre così”, “Non sia mai”, o peggio ancora, “Non sei degno”) è di ostacolo tra Dio e l’uomo.
Oggi la “folla” assume una forza ancora più grande, nascosta dietro un piccolo schermo e una tastierina di cellulare. La gogna mediatica è molto più pericolosa di quella che ha dovuto affrontare Gesù. Quante vite spezzate a causa di questo atteggiamento della folla. Troppe persone si sono allontanate da Dio. Troppe persone, proprio come il cieco di Gerico, rimangono ai margini, si nascondono, o in alcuni casi estremi, si tolgono la vita.
La folla, noi che ci diciamo cristiani, dovremmo essere ponte e facilitatori ad un incontro con Dio,
non da filtro o ostacolo!
Con affetto, Fabio!