Tutti sono Benvenuti. La testimonianza delle parrocchie e dei gruppi cattolici LGBT ai Pride
Riflessioni di Bob Shine* e foto pubblicate sul blog Bondings 2.0 di New Ways Ministry (USA) il 1 luglio 2014, liberamente tradotte da Bruno
L’impatto di Papa Francesco è stato visibile durante le Celebrazioni del Gay Pride (ndr negli Stati Uniti e in Canada). I cattolici LGBT e loro sostenitori hanno partecipato a diverse manifestazioni del [Gay] Pride tenute in tutto il mondo nel mese di giugno, segni visibili del desiderio di Papa Francesco per una Chiesa più misericordiosa e accogliente. I canadesi hanno accolto con gioia i cattolici di ogni parte del mondo per le celebrazioni del Worldpride 2014, mentre molti cattolici negli Stati Uniti hanno partecipato a celebrazioni locali.
Toronto (Canada) ha ospitato quest’anno le manifestazioni per il WorldPride. Il gruppo All Inclusive Ministries (AIM, http://www.allinclusiveministries.org/), con sede presso la chiesa cattolica di Nostra Signora di Lourdes della città ha portato “il suo messaggio di fede e di amore a questa celebrazione” accogliendo i cattolici di tutto il mondo alla Messa e alla loro riunione.
L’AIM è stato avviato con il sostegno dell’Arcidiocesi cattolica di Toronto nel 2012 dopo che la parrocchia gesuita aveva concluso la sua collaborazione con Dignity Toronto Dignité, che ora si riunisce altrove.
Un’altra parrocchia cattolica, la chiesa di San Giuseppe a Ottawa, ha inviato una delegazione a partecipare alla liturgia di AIM e a marciare nel corteo del WorldPride, avendo già preso parte a manifestazioni locali per molti anni.
> Nella foto Membri della Parrocchia di San Clemente a Chicago marciano nel corteo del Gay Pride
Anche l’Associazione degli insegnanti cattolici inglesi dell’Ontario (OECTA) ha sfilato nel corteo del WorldPride nonostante diversi mesi di critiche da parte del cardinale di Toronto e di altri che si sono opposti alla decisione di marciare, presa dall’assoiazione.
Il Presidente dell’OECTA James Ryan ha dichiarato al National Post che la partecipazione degli insegnanti era una “questione sindacale interna”, decisa attraverso un processo democratico. Il giornale riporta anche che:
“Nel mese di marzo, l’OECTA ha deliberato di inviare un contingente di oltre 100 soci alla parata come un messaggio chiaro e visibile del fatto che gli insegnanti delle scuole cattoliche della provincia vogliono che gli studenti si sentano sostenuti e liberi da discriminazioni.
L’OECTA si sta solo allineando con altri sindacati pubblici e di insegnanti di tutto il Canada, cattolici o no”, ha detto Ryan.
“Da costa a costa in Canada, praticamente ogni sindacato degli insegnanti che conosco sostiene i diritti LGBT, senza eccezione. La Federazione degli Insegnanti canadese è andata molto avanti nel suo sostegno ai diritti LGBT”
È possibile leggere su Bondings 2.0 un ampio resoconto sulla decisione dell’OECTA di questa primavera.
Anche parrocchie cattoliche degli Stati Uniti hanno preso parte a cortei del [Gay] Pride nelle loro città. A Chicago, i parrocchiani della chiesa di San Clemente hanno marciato insieme ai membri di Dignity Chicago per il secondo anno consecutivo. Il Chicago Tribune riporta in un suo articolo sulla manifestazione due interessanti dichiarazioni.
Rob Svendsen, 41 anni, parrocchiano di San Clemente da nove anni, ha affermato: ‘Noi non vogliamo più sentirci comandati. Con il nuovo papa, è stato dato a tutti noi un nuovo raggio di speranza”.
“Ciò che San Clemente dimostra è che ci sono cattolici nelle chiese che pensano che questo sia un momento per essere uniti e dare testimonianza di cosa sia la vera missione della Chiesa” ha detto Chris Pett, ex presidente di Dignity, “Siamo qui per far progredire la giustizia. Dovremmo essere una chiesa unita nella giustizia, nell’amore e nel rispetto per l’altro. Quello che è entusiasmante a questo proposito è che questi parrocchiani sono parte di una comunità che offre un forte sostegno”.
A Boston, contingenti sia del Boston College che del Santuario di S. Antonio sono stati presenti ai festeggiamenti del Pride cittadino il 14 giugno. Da parte loro, i frati francescani di S. Antonio a Boston hanno issato uno striscione con la celebre frase del papa “Chi sono io per giudicare?” scritta con lettere colorate. A San Francisco, le parrocchie cattoliche di Sant’Agnese, del Santissimo Redentore e altre della Bay Area si sono unite per ‘mostrare il loro orgoglio cattolico’ nel corteo cittadino.
A New York, i parrocchiani della chiesa di San Francesco Saverio hanno preso parte al corteo, così come ha fatto un contingente comune di varie parrocchie gay-friendly della zona di NYC, che hanno marciato dietro lo striscione di “Cattolici LGBT e amici.”
A Londra, in Inghilterra, i membri della pastorale dell’Arcidiocesi di Westminster per le persone LGBT (di solito indicata con il nome “Messe di Soho”, dal nome del quartiere in cui ha avuto origine), hanno preso parte al corteo del Pride di quella città, portando un enorme statua rappresentante Gesù avvolto in un bandiera arcobaleno. Altre foto si possono trovare su http://queeringthechurch.com/2014/07/01/rainbow-jesus-joins-london-pride/
In più occasioni, i partecipanti hanno citato Papa Francesco come motivo per la loro testimonianza di questo mese e hanno anche legato le loro azioni al forte impegno della Chiesa per la giustizia sociale, che ha portato al sostanziale sostegno dei cattolici americani per l’uguaglianza LGBT.
All’inizio di questo mese, Bondings 2.0 (http://newwaysministryblog.wordpress.com/2014/06/10/march-in-local-pride-parades-to-support-lgbt-ally-church-employees/) ha suggerito che la partecipazione ai cortei del Pride fosse un modo fondamentale per dimostrare solidarietà ai lavoratori della Chiesa che sono sotto indagine per il loro sostegno all’uguaglianza del matrimonio [gay] o a causa della loro identità di genere.
Molte delle parrocchie ricordate sopra sono nella lista delle parrocchie e comunità cattoliche gay-friendly stilata da New Ways Ministry: http://newwaysministry.org/gfp.html. Sul sito si può anche suggerire una nuova parrocchia da aggiungere all’elenco.
La vostra parrocchia o scuola cattolica hanno partecipano a un Pride? E’ possibile comunicarlo nella sezione “Commenti” in fondo all’articolo originale, in modo che possiamo continuare a diffondere la buona novella di una Chiesa inclusiva nell’era di Papa Francesco.
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* “ALL ARE WELCOME” (TUTTI SONO BENVENUTI) è una rubrica occasionale del blog BONDINGS 2.0 (http://newwaysministryblog.wordpress.com/), che si occupa delle parrocchie cattoliche e le comunità di fede che offrono accoglienza e sostegno alle persone LGBT.
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Testo originale: ALL ARE WELCOME: Pope Francis’ Impact Visible During Pride Celebrations