Tutto il mio amore di persona transgender
Testimonianza di Corey Hoch, studente transgender della Florida, pubblicata da Transgender Today progetto online del New York Times (USA), liberamente tradotta da Marzia Di Bartolomeo
Sono una figlia disconosciuta, un figlio adottato, un nipote, un genero, un marito e presto un padre. Queste identità sono con me dovunque vada ed ho le cicatrici da combattimento che possono provarlo.La mia famiglia si è unita alla chiesa quando ero piccolo e sono stato addestrato ad amare il mio vicino e a diffondere le meravigliose notizie di Gesù. In qualunque modo, una fede che si suppone essere fondata nell’ amore e nel perdono ha strappato a pezzi la mia famiglia con le proprie forze. Questo ha lasciato delle cicatrici, quelle che non si possono vedere, cicatrici sul cuore.
Dopo aver scoperto che cosa significasse essere un trans, sapevo di aver finalmente trovato la mia nicchia. Questo viaggio di sette anni è stata l’esperienza più bella della mia vita. Ho imparato cos’è il vero amore. Ho una nuova famiglia di ripiego che mi ama e che mi accetta come un figlio, un fratello. Con le vecchie cicatrici può risultare più facile viverci, ma rimangono ancora lì.
Arrancare fisicamente attraverso la mia transizione si è presentato con un diverso set di cicatrici, quelle esterne, quelle visibili. Questa guerra con la mia identità non è stata una di quelle guerre rapide o semplici. E ‘un campo di battaglia con il mio corpo usando la guerriglia nella mia mente. Le cicatrici fisiche non mi permetteranno mai di dimenticare la lotta, nonostante i miei numerosi tentativi di sopprimerla. Il sostegno di mia moglie e della mia nuova famiglia è stata fondamentale, senza il quale, sarei potuto essere trovato sdraiato in trincea. Questa guerra di sette anni continua ancora, ma con loro al mio fianco, sono fiducioso che giungerà al termine, un giorno.
Oltre a questa battaglia con la mia identità, sono anche uno studente iscritto ad un corso propedeutico a medicina che lotta con gli (esami) accademici. La mia speranza è di poter condividere il vero amore, che ho appreso e sperimentato con altri pazienti LGBTQ, di cui hanno disperatamente bisogno. Io credo che attraverso la medicina posso sfruttare pienamente questo amore e usarlo per migliorare non solo le condizioni delle cure mediche, ma anche la loro vita.
Credo che sia stato ben affermato, da Garth Brooks, “La gente ama le persone; questo è il nemico di tutto ciò che è male”. Alla fine della giornata, siamo tutte le persone. Perché non rendiamo il nostro pianeta un posto migliore dove si possa vivere condividendo l’amore con gli altri? Da sole le cicatrici sono dolorose, ma l’amore, l’amore bello, con esso ogni giorno diventa molto più sopportabile.
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Testo originale: Transgender Today: All my love