Un amore gay nella Germania nazista. Prima dello sterminio
Testo* pubblicato sul sito dell’United States Holocaust Memorial Museum (Stati Uniti), liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Dobbiamo ricordare Erika e tutte le volte in cui ci siamo seduti insieme.
La sorella di Erwin, Erika Tichauer, a volte si univa a Erwin, Manfred e Gad per una chiacchierata amichevole davanti ad una tazza di caffè, ogni volta che i loro orari di lavoro lo consentivano. L’abitudine “borghese” di sedersi nei caffè adesso era fortemente proibita agli ebrei, solo un ricordo. Qui Manfred scherza schizzando il viso di Erika su un vaso da notte.
A partire dal 1942 le deportazioni avevano diminuito ancora di più la comunità ebraica di Berlino. Il gruppo He-halutz reagì diventando più politico. Questo creò conflitti tra le generazioni. Il padre di Gad, per esempio, era totalmente contro il sionismo. Per gli altri genitori il gruppo andava bene, finché si concentrava sulla “recitazione” e non sulla politica.
Nel gennaio 1942 i nazisti indissero segretamente la conferenza di Wannsee vicino a Berlino. Il suo proposito era di coordinare l’uccisione degli ebrei d’Europa.
Erika Tichauer. Non sappiamo molto di Erika Tichauer. Era nata il 16 ottobre del 1923 a Berlino; Gad la ricorda come una ragazza molto attiva, con cui si divertivano parecchio. Il 1 marzo del 1943 venne deportata ad Auschwitz. Non sopravvisse.
* Il giovane Manfred ha preso nota di questo turbolento periodo in un piccolo taccuino fatto a mano, che ha dato al suo amico e compagno gay Gad Beck, che, sopravvissuto all’Olocausto, ha donato il taccuino allo United States Holocaust Memorial Museum (Stati Uniti) nel dicembre del 1999. Un taccuino di 17 pagine che illustra la vita quotidiana dei due amici, del loro gruppo e della cultura in cui vissero.
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