Un amore gay nella Germania nazista. Stavamo svegli così spesso
Testo* pubblicato sul sito dell’United States Holocaust Memorial Museum (Stati Uniti), liberamente tradotto da Silvia Lanzi
La notte esiste per far di più che dormire ecco perché, amore mio, stavamo svegli così spesso.
Manfred e Gad passavano molte notti insieme. Spesso stavano nell’affollata casa della famiglia Lewin. All’inizio, Manfred combatteva con la parte sessuale della sua relazione con Gad. Ma Gad ricorda un momento in cui finalmente Manfred l’accettò dicendo “con Gad va tutto bene”.
Anche ora, Gad non sa se i genitori di Manfred fossero al corrente dell’aspetto sessuale della loro amicizia. A causa del coprifuoco notturno imposto agli ebrei di Berlino non erano insolito avere ospiti durante la notte. I nazisti perseguitavano gli omosessuali come nemici del “Reich.”
La famiglia Lewin
Fotografia della famiglia Lewin, Berlino, 1941. Da destra: Arthur Lewin (padre), Manfred, Jizchak Schwersenz, Rudolf, Schlomo, Gerd, Jenny (madre), e Caecilie.
* Il giovane Manfred ha preso nota di questo turbolento periodo in un piccolo taccuino fatto a mano, che ha dato al suo amico e compagno gay Gad Beck, che, sopravvissuto all’Olocausto, ha donato il taccuino allo United States Holocaust Memorial Museum (Stati Uniti) nel dicembre del 1999. Un taccuino di 17 pagine che illustra la vita quotidiana dei due amici, del loro gruppo e della cultura in cui vissero.
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