Un appello della Rete Viandanti: “Una legge che contrasti l’omofobia ci sembra necessaria e opportuna”
Lettera aperta dell’Associazione Viandanti* e della Rete Viandanti pubblicato su Adista Segni Nuovi n° 35 del 10 ottobre 2020
Agli inizi di agosto è giunto in discussione alla Camera dei Deputati il Disegno di Legge contro l’omotransfobia, che raccoglie ora in un testo unico i cinque Ddl a firma Boldrini (PD), Zan (PD), Scalfarotto (IV), Perantoni (M5S) e Bartolozzi (FI), testo emendato in Commissione con una norma a salvaguardia del pluralismo delle idee e delle scelte (“clausola salva idee”) in relazione al matrimonio e all’orientamento sessuale.
Come Associazione e Rete di gruppi di laici impegnati nell’ecclesia e preoccupati della costruzione del bene comune in collaborazione con le altre componenti sociali ci sembra opportuno intervenire nel dibattito che si è aperto in diversi ambienti e nella comunità ecclesiale.
a) Una legge che contrasti l’omofobia ci sembra necessaria e opportuna in quanto le nostre società si caratterizzano per un pluralismo e multiculturalismo che richiedono di essere governati. Infatti, il linguaggio di odio crescente verso queste minoranze, alimentato soprattutto attraverso i social, pone un evidente problema di contesto che favorisce comportamenti imitativi.
b) Il testo del Ddl unificato e emendato intende estendere le pene più severe anche ai casi in cui le violenze siano commesse in ragione dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere della vittima, accordando così una tutela rafforzata a soggetti particolarmente vulnerabili. Il nostro ordinamento non tollera, infatti, alcuna discriminazione «per motivi di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali» (art. 3 Costituzione). Inoltre, dalla lettura del testo in discussione non sembra emergere la fattispecie di un reato di opinione.
c) Il dibattito politico e culturale in corso riteniamo debba diventare, anche all’interno della comunità ecclesiale, occasione – per prendere le distanze da qualsiasi strumentalizzazione politica del Vangelo;
– per accostare l’attuale complessità fenomenologica delle esperienze relazionali e affettive e per approfondire le osservazioni delle discipline antropologiche e psicosociali che da tempo stanno rivedendo e integrando le definizioni, ormai inadeguate, di individuo, famiglia, genere, sessualità, affettività;
– per dare concretezza nella pastorale agli inviti all’ascolto e all’inclusione, che altrimenti restano indicazioni astratte ed escludenti, se non fondate su un’accettazione convinta della normalità del diverso da parte dell’insieme dei fedeli e del clero;
– per sostenere i segnali di un nuovo dinamismo, fatto di incontri di singoli parroci e comunità che accolgono queste persone con attenzione e rispetto, senza giudicare.
d) Infine, ci sembra necessario osservare che l’ormai consolidata fine di un partito che rappresenti unitariamente i cattolici in politica dovrebbe spingere la Comunità cristiana a ricercare con i laici cristiani impegnati nella ricerca del bene comune e della direzione della cosa pubblica forme di dialogo per evitare di esporre la Conferenza episcopale alla necessità di interventi che finiscono per collocarla impropriamente sul piano dell’azione politico-parlamentare.
Parma, 28 agosto 2020
Adesioni
Associazione Viandanti – Consiglio direttivo
della Rete dei Viandanti:
Casa della solidarietà, Quarrata (Pistoia);
Chicco di senape, Torino;
“Città di Dio”, Associazione ecumenica di cultura religiosa, Invorio (Novara);
Comunità del Cenacolo, Merano (BZ);
Gruppo Davide, Parma;
Gruppo ecumenico donne, Verbania (VB);
Gruppo per il pluralismo e il Dialogo, Colognola ai Colli (VR);
Laboratorio di Sinodalità
Laicale (La.Si.La), Milano;
RomanintornoallaParola, Roma.
Riviste:
Esodo, Venezia;
l’altrapagina, Città di Castello;
Il Gallo, Genova;
Il tetto, Napoli;
Il foglio, Torino;
In dialogo, Pistoia;
Nota-M [online], Milano;
Tempi di Fraternità, Torino;
Finesettimana, Verbania Pallanza (VB).
* Viandanti è un’associazione di fatto, senza fini di lucro, costituita il 26 giugno 2010 a norma del Codice Civile; nello stesso tempo è un’associazione di fedeli, che secondo il Codice di Diritto Canonico “hanno il diritto di costituire associazioni, mediante accordo privato” (Can. 299). Viandanti è espressione di (e per) un laicato cristiano adulto che, assumendo a pieno le responsabilità che gli derivano dal Battesimo, vuole operare in modo responsabile sui temi ecclesiali e sociali.