“Legge Cirinnà: una vera conquista?”. Un convegno scatena interesse e discussioni
Cronaca inviateci da Cristian sul convegno “Legge Cirinnà: una vera conquista? Lettura umana e legislativa della legge sulle unioni civili” tenuto a Corbetta (Milano) il 7 luglio 2016
Il 7 giugno si è tenuto a Corbetta (Milano), decanato di Magenta, un incontro dal titolo “Legge Cirinnà: una vera conquista? Lettura umana e legislativa della legge sulle unioni civili”. I relatori erano l’avvocato Jennifer Basso Ricci e Gabriele Fontana, professore a contratto presso l’Università dell’Insubria per il Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita.
La serata ha visto dapprima un’approfondita analisi tecnica della legge Cirrinnà, sia inerente alle unioni civili tra persone omosessuali che alla regolamentazione delle convivenze di fatto. Il professor Gabriele ha poi avviato una estesa analisi degli aspetti collaterali alla stessa legge; pur riconoscendo la dignità delle persone omosessuali, ha segnalato la loro incidenza statistica estremamente bassa e la poca necessità di investire tanti anni di dibattito per regolamentare le poche coppie omosessuali esistenti. Denunciava inoltre il percorso a suo dire tutto ideologico dell’iter che ha portato all’approvazione della legge Cirinnà e la deriva individualista che caratterizza la nostra società. Denunciava inoltre la cosiddetta “ideologia del gender” come pericoloso e preordinato tentativo da parte di alcune lobby di orientare la pedagogia della scuola italiana nel senso di un superamento delle differenze di genere uomo-donna.
La serata è proseguita con vari interventi da parte del pubblico, quasi tutti in dissenso alle tesi esposte; sono intervenuti, oltre a semplici cittadini, anche il presidente dell’associazione magentina Le Rose Di Gertrude, un iscritto all’associazione nazionale di omosessuali credenti Cammini di Speranza, la scrittrice Emanuela Provera, corbettese, autrice del libro “Dentro l’Opus Dei”. Gli interventi sono stati estesi e complessi; testimonianze personali e toni animati hanno messo a confronto percorsi e visioni differenti che coesistono all’interno della stessa Chiesa, come le Sentinelle in Piedi o i gruppi di riflessione su fede e omosesualità che alcuni vescovi, come per esempio quello di Parma, Palermo, Vigevano hanno avviato da alcuni anni. In particolare si è puntualizzato su cosa si intenda per “teoria del gender”, termine comparso da qualche anno nel dibattito culturale ma di non facile comprensione, in quanto coinvolge nuove elaborazioni psicologiche, antropologiche e comportamentali ostiche anche per gli addetti ai lavori.
Le domande vere e proprie sono state molto poche e la serata si è caratterizzata più come una tavola rotonda, al termine della quale i partecipanti si sono attardati a parlare fuori dalla sala parrocchiale, a testimonianza di come l’argomento sia un tema caldo e uno dei pochi che susciti ancora sentimenti contrastanti.