Un eremita diocesano fa coming out come persona transgender con il sostegno del vescovo Stowe
Testo di Robert Shine*, pubblicato sul blog cattolico New Ways Ministry (Stati Uniti) il 20 maggio 2024. Liberamente tradotto dai volontari del Progetto Gionata
In quello che potrebbe essere un evento senza precedenti nella storia della Chiesa cattolica, un eremita diocesano ha fatto coming out come persona transgender, con il pieno sostegno del proprio vescovo diocesano.
Il desiderio di questo eremita è quello di ampliare le possibilità di cammino per le persone cattoliche con espressioni di genere non conformi all’interno della Chiesa.
Durante la Domenica di Pentecoste (del 2024), fratel Christian Matson ha dichiarato pubblicamente di essere una persona trans. Il suo vescovo è mons. John Stowe, appartenente all’Ordine dei Frati Minori Conventuali (OFM Conv.), vescovo della diocesi di Lexington, nello stato del Kentucky (Stati Uniti), noto per il suo sostegno pubblico alle persone LGBTQ+.
Secondo quanto riportato da Religion News Service (RNS):
“Matson, che è anche oblato benedettino (ovvero una persona laica che vive secondo la spiritualità benedettina), ritiene di essere la prima persona apertamente transgender a ricoprire un simile ruolo nella Chiesa cattolica. È difficile verificare questo dato — lo stesso vescovo Stowe ha ammesso di non poterlo affermare con certezza —, ma la condizione di Matson resta comunque straordinaria e arriva in un momento in cui la gerarchia cattolica è sempre più confrontata con il tema delle persone trans.”
Matson, che oggi ha 39 anni, ha spiegato che questa “rivelazione” — come lui stesso la definisce — è il frutto di un lungo cammino. La sua è una testimonianza che riflette il percorso spesso difficile delle persone trans cattoliche, specialmente di coloro che sentono una vocazione alla vita religiosa, come fratelli o suore.
“Attualmente vivo nei monti Appalachi, nella parte orientale del Kentucky,” Un eremita cattolico fa coming out come persona transgender con il sostegno del vescovo Stowe
“Abito in un eremo sulla cima di una collina boscosa, insieme al mio cane Odie, un pastore tedesco che ho adottato, e al Santissimo Sacramento, che è stato collocato nella mia cappella poco prima di Natale.”
Matson ha iniziato la sua transizione medica durante gli anni universitari, prima di entrare ufficialmente nella Chiesa cattolica nel 2010, momento in cui ha cominciato a discernere la propria vocazione religiosa. Dopo aver conseguito il dottorato in teologia, ha iniziato a esplorare diverse possibilità nella vita religiosa. Tuttavia, la Compagnia di Gesù (i gesuiti) lo ha respinto, così come molte altre congregazioni, alcune delle quali non si sono nemmeno degnate di rispondere alle sue richieste.
Matson si rivolse quindi a un canonista (esperto di diritto canonico), che gli spiegò che, secondo le norme della Chiesa, solo due aspetti della vita cattolica erano categoricamente preclusi: il matrimonio e il sacerdozio. Il canonista gli suggerì anche di essere sempre trasparente sulla sua identità di uomo transgender in qualsiasi colloquio vocazionale.
Tuttavia, aggiunse che la scelta di emettere i voti come eremita diocesano avrebbe potuto evitare vari ostacoli. Matson riassume così il concetto: “Non c’è alcun problema, finché c’è un vescovo disposto ad accettarti, perché in questo tipo di vocazione non c’è distinzione di sesso e non si vive in comunità: si è da soli.”
Nel 2020, Matson, che all’epoca era impegnato in un ministero pastorale dedicato agli artisti attraverso un gruppo da lui co-fondato chiamato Catholic Artist Connection (Connessione Cattolica per Artisti), scrisse a mons. Stowe per esplorare la possibilità di diventare un eremita con voti religiosi.
Stowe rispose immediatamente, mostrandosi aperto. “Fu un sollievo enorme,” ha detto Matson. “Mi vennero le lacrime agli occhi. Sentì rinascere la speranza.”
Stowe ha confermato il racconto di Matson, spiegando che gli era stato raccomandato da diverse persone. “La mia disponibilità nei suoi confronti nasce dal fatto che si tratta di una persona sincera, che cerca un modo per servire la Chiesa,” ha detto il vescovo.
“Gli eremiti sono una forma di vita religiosa poco utilizzata… ma possono essere uomini o donne. Dal momento che non c’è intento di ricevere l’ordinazione sacerdotale né di amministrare i sacramenti, e considerando che la vocazione eremitica è molto silenziosa e solitaria, non ho visto alcun problema nel permettergli di vivere questa vocazione.”
Testo originale: Vowed Hermit Comes Out as Transgender with Support of Bishop Stowe