Un gruppo di cristiani omosessuali si dissocia dalla campagna di proteste contro la visita del papa nel Regno Unito
Articolo tratto da cristianosgays (Spagna) del 4 settembre 2010, liberamente tradotto da Dino
L’imminente visita del papa ha scatenato un’ondata di proteste nel Regno Unito da parte di vari settori della società britannica, che sono stati critici sia nei confronti delle posizioni sostenute da Ratzinger, sia per gli alti costi che comporterà per le casse britanniche.
Tra di essi ci sono vari gruppi lesbici, gay, bisex, trans (LGBT). Uno di essi si è apertamente dissociato da queste proteste.
Si tratta del Lesbian and Gay Christian Movement (LGCM) che ritiene che le azioni di protesta organizzate contro la visita di Ratzinger siano “inutili e controproducenti” dal punto di vista tattico.
Secondo questa organizzazione bisognerebbe dimostrare il disaccordo con il papa in una forma rispettosa.
Questo gruppo, infatti, ha organizzato una veglia di preghiera in concomitanza con la visita, non come protesta, ma come un modo per far capire al papa che “le sue affermazioni omofobe fanno del male a persone reali”.
Andrew Copson, portavoce della British Humanist Association, uno dei gruppi che promuovono la protesta, ha manifestato il suo disaccordo con la posizione del LGCM.
Copson chiarisce che le proteste non sono rivolte al fatto che il papa, “in qualità di leader religioso e cittadino europeo”, faccia visita al Paese.
Ma “in qualità di capo di uno stato enormemente distruttivo dei diritti umani” – sono le sue esatte parole – gli interrogativi sull’opportunità della visita è “legittima e moralmente corretta”
“L’idea che un capo di stato sia automaticamente meritevole di rispetto per il fatto che allo stesso tempo sia un capo religioso è completamente sbagliata”, ha aggiunto.
La beatificazione del cardinale Newman
Uno degli eventi di maggior rilievo della visita sarà la beatificazione del cardinale Josh Henry Newman, un anglicano che nel 1845 si convertì al cattolicesimo, figura di spicco del pensiero cattolico più liberale e sulla cui omosessualità ci sono pochi dubbi, nonostante il silenzio del Vaticano sull’argomento.
Infatti, la Chiesa cattolica un paio d’anni fa aveva cercato di spostare la salma di Newman e separarlo da quello che era stato il suo compagno in vita, padre Ambrose di St. John, con il quale aveva convissuto per oltre trent’anni e vicino al quale aveva manifestato il desiderio di essere sepolto.
Ma all’apertura della tomba non furono trovati resti da traslare, dato che Newman era stato sepolto in una bara di legno e in una zona di forte umidità.
Testo originale: Colectivo LGTB cristiano se desmarca de la campaña de protestas contra la visita papal al Reino Unido