Un prete Australiano cacciato dal Vescovo per aver accolto donne e gay
In Australia un prete cattolico, destituito dalle sue funzioni per aver permesso ad alcune donne di predicare e benedetto alcune coppie omosessuali, ha annunciato venerdì 20 febbraio 2009, che avrebbe sfidato l’autorità del suo Vescovo continuando a celebrare la messa.
Padre Petrer Kennedy, sacerdote della parrocchia Sainte Mary di Brisbane, nell’est dell’Australia, ha dichiarato che si aspettava “una chiesa piena da scoppiare” destinata a mostrare l’ostilità dei parrocchiani nei confronti della decisione del Vescovo, Monsignor John Alexius Bathersby.
Ed ha anche affermato, dalla chiesa nella quale officia da 28 anni: “Non so cosa succederà, ma noi continueremo la nostra liturgia come siamo abituati a fare”.
Il settuagenario sacerdote ha riconosciuto di aver infranto le regole della Chiesa, ma ha difeso con fermezza le sue posizioni, ritenendo che siano conformi ai desideri del Vaticano II che ogni fedele partecipi attivamente alla liturgia.
Qualificando di sfuggita la Chiesa cattolica come “il più grande club maschile del pianeta”, ha anche aggiunto “Noi prendiamo tutto questo molto seriamente e le donne che hanno desiderato predicare sono state le benvenute alla nostra messa”.
Il sacerdote ha anche confessato di aver benedetto una decina di unioni gay e lesbiche nella chiesa Sainte Mary. Ha precisato: “Non li abbiamo sposati, ma abbiamo dato loro una benedizione”. Monsignor John Alexius Bathersby ha reso noto che aveva destituito padre Peter Kennedy dalle sue funzioni di amministratore della parrocchia St. Mary poichè questi aveva ignorato i suoi avvertimenti.
Ecco dimostrato ancora una volta il senso di dialogo della Chiesa cattolica romana, dogmatica e dittatoriale.
La sola risposta ad ogni desiderio di evoluzione e di umanità per il Vaticano consiste nella condanna e nell’esclusione. Si deve obbedire e tacere. Sarebbe necessario un maremoto di preti che disobbediscano.
Disobbedire a questa gerarchia misogina ed omofoba dovrebbe essere un dovere per tutti quelli che si appellano all’Amore di Gesù. Non c’è davvero più niente da sperare da questa Chiesa.
Signore, i tuoi insegnamenti, e soltanto essi, devono essere la nostra guida.