Un TiDoR diverso. Ricordando le persone trans vittime della violenza della transfobia
Riflessioni di Massimo Battaglio
Quest’anno, anche il TiDoR (Transgender Day of Remembrance) è diverso. Da me viene normalmente celebrato con una fiaccolata silenziosa. Segue la lettura pubblica dei nomi e delle storie delle persone trans uccise nell’anno in tutto il mondo. Persone di ogni genere, orientamento e identità sessuale si alternano a un microfono leggendo: “Sono X, venivo da Y, avevo N anni” e poi la descrizione dei fatti, mentre un duo soprano e mezzosoprano canta in sottofondo lo Stabat Mater.
Sarà per il TiDoR dell’anno prossimo? Sarebbe bello dire di no. Mi permetto però di celebrare il TiDoR con qualche riga scritta. E, nel ricordare innanzitutto le quattro persone trans che quest’anno sono state vittime di omicidio, aggiungo anche le altre, ventitrè in tutto, che hanno subito pestaggi o torti di vario genere.
- 15/12/2019: Napoli: Una donna trans è aggredita, massacrata di botte e gettata in un tombino. Si salva perché le guardie giurate del vicino centro direzionale sentono i lamenti provenire da sotto terra.
- 30/11/2019: Reggio Emilia: A un banchetto di Arcigay, una ragazza trans riceve insulti, minacce e gesti osceni
- 16/12/2019: Milano: Trans aggredita a colpi di spranga senza motivo. L’aggressore è arrestato grazie all’intervento di una passante.
- 15/01/2020: Frosinone: Si rinviene il cadavere di trans 50enne in casa propria. E’ omicidio trasfobico.
- 15/01/2020: Roma: Una donna trans scompare. Il suo cadavere sarà rinvenuto in decomposizione sulle sponde del Tevere, occultato sotto un materasso, il 15/02/2020.
- 22/02/2020: Sassari: Una coppia trans è aggredita a schiaffi e tiri di sedie fuori di un bar.
- 20/03/2020: Napoli: Alla trasmissione The Real Housewives, la duchessa Maria Consiglio insulta pubblicamente e ripetutamente Simonetta De Luca: “io odio i trans come te” e poi “sei proprio brutto”.
- 31/03/2020: Oristano: youtuber registra e pubblica un video di quindici minuti di insulti rivolti a una donna trans facendo nome e cognome. Lei lo porta in tribunale.
- 04/04/2020: Pordenone: una donna trans è aggredita al parco, “colpevole” di indossare una parrucca mentre portava a spasso il cane.
- 13/04/2020: Perugia: Alessia, transgender, 30 anni, muore dopo due anni di malattia in completa solitudine, abbandonata dai parenti.
- 18/04/2020: Pordenone: Seconda aggressione alla stessa donna trans di cui all’episodio del 04/04/2020
- 30/05/2020: Milano: nuovo episodio con protagonista Iconize: in un bar con un’amica trans, i due ricevono pesanti insulti. Reagiscono e si finisce in rissa. Lei ferita
- 03/06/2020: Napoli: Federica, donna trans, al ritorno da una festa, è attesa da vicini di casa nascosti per le scale, che la massacrano e la lasciano in una pozza di sangue.
- 06/07/2020: Rocca di Papa (Roma): in paese compaiono varie scritte omfobe contro l’agente di polizia Cofani, transgender.
- 19/07/2020: Milano: Trans trovata accoltellata nel suo appartamento. Si ipotizza il gesto folle di un cliente.
- 23/07/2020: Pescia (PT): Rifiutato affitto di appartameto a ragazzo perché trans.
- 30/07/2020: Napoli: Donna trans ospite di centro residenziale covid scende a comprare le sigarette. Viene accerchiata da ragazzini che la insultano e poi la prendono a bastonate.
- 15/08/2020: Roma: A Stazione Termini, una telecamera filma l’aggressione a una trans da parte di un energumeno armto di una bottiglia rotta. Evitata la colluttazione grazie alla resistenza della vittima.
- 17/08/2020: Vallo (SA): femminicidio transfobico. La 66enne trans Francesca Galatro è trovata accoltellata presso la casa d’accoglienza per senzatetto in cui viveva. Fermato l’uccisore.
- 12/09/2020: Caivano (NA): Ragazza in motorino e il suo compagno trans F>M vengono investiti di proposito dal fratello di lei perché lui non accetta la relazione. Lei morta, lui ferito.
- 14/09/2020: Altavilla Irpina (AV): donna trans denuncia una 45enne che, da molto tempo, continua a coprirla di insulti in pubblico ogni volta che la vede passare. In passato era stata anche aggredita fisicamente.
L’elenco è sicuramente incompleto per le solite difficoltà a denunciare da parte delle vittime. Certamente si arricchirà perché molti episodi vengono alla luce anche dopo molto tempo.
Non è il momento di aggiungere grafici, tabelle, analisi fenomenologiche eccetera. Basta dire che metà delle persone denuncianti sono state vittime non di “espressioni di libera opinione” ma di gravi aggressioni fisiche. E quattro sono morte uccise. Il TiDoR è un giorno di denuncia ma anche di silenzio. Silenzio che vuole esprimere il rispetto. Un rispetto che manca e va risarcito.
Per approfondire: https://www.omofobia.org/