Una chiesa cattolica riapre nel cuore del quartiere gay di Londra
Articolo di Marie Billon tratto da tetu.com (Francia), 11 settembre 2011, liberamente tradotto da Lorenza
La chiesa di san Patrick ha aperto le sue porte ne cuore di Soho (ndr a Londra), dopo più di un anno di lavori.
Il prete della parrocchia ha già detto che, anche se non chiude la porte a nessuno, i precetti della chiesa cattolica sono “molto chiari” in materia di omosessualità. Soho, il quartiere gay di Londra ha ritrovato la sua chiesa cattolica.
San Patrick ha riaperto le sue porte durante l’estate dopo 15 mesi di lavori. L’edificio si trova proprio in Soho Square, a pochi passi dall’ Old Compton Street, una delle vie del quartiere gay con numerosi bar e club (gay).
La Chiesa è molto chiara in materia di omosessualità
Il luogo di culto, una delle più antiche chiese cattoliche dell’isola, ha forse solo avuto un lifting di facciata… “gli insegnamenti della Chiesa sono molto chiari in materia di omosessualità” spiega il prete della parrocchia, padre Alexandre Sherbooke, “ma vogliamo essere educati. Gli omosessuali non cercherebbero di convertirmi, allora io non vado per strada a cercare di convertirli”.
Il giornale The Catholic Herald pensa di sapere che alcuni dei fedeli di san Patrick sono gay e la chiesa conferma che non chiude la porta a nessuno.
Nell’edificio c’è una statua di San Damiano di Molokai, il patrono e santo non ufficiale delle persone colpite dall’AIDS.
Deserto spirituale
Alcuni gay di Londra sono soddisfatti del messaggio che veicola il prete di san Patrick : «Ringrazio padre Sherbrooke per la sua voglia di offrire un luogo di culto ai residenti e ai visitatori di Soho.
Sono contento del suo approccio liberale nei confronti dei suoi vicini e i loro stili di vita», dice Edward Butler-Ellis, 30 anni, ex responsabile delle questioni LGBT del partito conservatore britannico.
San Patrick non è l’unica chiesa cristiana a Soho, ma le pubblicazioni cattoliche ricordano con tante immagini cupe l’atmosfera poco cattolica del quartiere. E “in mezzo al deserto spirituale che si erige San Patrick’s”, dice il The Catholic Herald.
Dei pregiudizi che hanno la vita lunga e dei quali Edward Butler-Ellis dice: “Se le intenzioni della chiesa cambiano, avremo il diritto di criticarle. Ma spero che padre Sherbrooke, e i suoi successori, non pensino un solo istante di voler allontanare da Soho le sue attività poco cattoliche”.
Aspetti luminosi
Padre Sherbrooke ammette che Soho è tinto di un “colore nero immenso”, ma il quartiere ha anche i suoi “lati di luce” e che la sua parrocchia non è una “parrocchia convenzionale”.
Basta pensare alla storia di questa chiesa costruita alla fine dell’Ottocento sulle rovine di Carlisle House… un bordello gestito da una maîtresse di Casanova.
Testo originale: Londres: Une église catholique rouvre ses portes au cœur du quartier gay