Una coppia lesbica che lotta da 42 anni per i diritti LGBT
Articolo di Phillip Zonkel pubblicato sul sito del quotidiano The Press-Telegram (Stati Uniti) il 26 febbraio 2014, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Alla metà degli anni ’90, vent’anni prima che il matrimonio omosessuale diventasse legale in California (Stati Uniti), una coppia lesbica di Long Beach non solo guidò il Long Beach Pride Parade, ma si preparò anche ad affrontare i protestanti anti-gay che picchettavano lungo il tragitto con dei cartelli che dicevano che i gay avrebbero dovuto bruciare all’inferno.
Mina Meyer e Sharon Raphael indossavano T-shirts coraggiose con le parole “Dykes From Hell” (Lesbiche provenienti dall’inferno) in lettere fiammeggianti, e si assicuravano che i dimostranti le vedessero.
Mentre la decappottabile su cui erano si avvicinava ai contestatori, le donne si misero a petto in fuori per essere sicure che il loro messaggio si sentisse forte e chiaro.
“Ci sentiamo piuttosto fiere del nostro lesbismo” ha raccontato Sharon Raphael durante una recente intervista nella casa della coppia a East Long Beach.
Mina Meyer, 74 anni, e Sharon Raphael, 72, stanno insieme da 42 anni e sono sposate da cinque, e sono in prima linea per i diritti di gay e lesbiche da quando si sono incontrate. Le due donne hanno combattuto, tra l’altro, agli inizi degli anni ’70 per servizi sanitari per le lesbiche, e a metà degli ’80 per gli hospice per i malati di AIDS.
Aiutare gli anziani
Mina Meyer e Sharon Raphael, ultrasettantenni, combattono anche per i gay e le lesbiche anziane. Meyer è stata docente di sociologia part-time per quindici anni al Cal State Dominguez Hills e al Cal State Long Beach, e anche Raphael ha fatto, per 40 anni, lo stesso lavoro al Cal State Dominguez Hills.
Fanno parte del comitato anziani al Long Beach Gay and Lesbian Center, e vogliono migliorare i servizi del centro per questa parte della comunità LGBT.
“È importante che ci siano servizi sociali per i gay e le lesbiche più anziani” dice Mina, che nel 1975 fece alcune delle prime ricerche sulle lesbiche anziane nell’ambito delle scienze sociali: “Se ne parla nell’ambito della comunità etero, ma gay e lesbiche si sentono rappresentati? Perché dovrebbero rimanere invisibili?”.
Il primo servizio che il centro offrirà saranno delle occasioni di incontro per le persone omosessuali anziane. Gli eventi, gratuiti, inizieranno in marzo [2014] e avranno cadenza mensile. Le lesbiche si incontreranno il secondo sabato, i gay il terzo.
Il centro ospiterà anche eventi sociali trimestrali, ma Porter Gilberg, direttore amministrativo del centro, dice che non si sono ancora concordati i dettagli.
I membri più anziani della comunità omosessuale affrontano diverse sfide: secondo uno studio del 2011 della SAGE (Services & Advocacy for Gay, Lesbian, Bisexual and Transgender Elders, Servizi e difesa per anziani gay, lesbiche, bisessuali e transgender), la maggiore organizzazione di questo genere del Paese, a più della metà degli anziani LGBT è stata diagnosticata la depressione, il 39% ha pensato seriamente al suicidio e il 53% si sente isolato dagli altri.
Gli anziani LGBT si sentono isolati per diversi motivi: secondo il SAGE, rispetto ai coetanei eterosessuali hanno verosimilmente il doppio delle probabilità di vivere soli, il doppio delle probabilità di rimanere single, e molti si sono allontanati dalla propria famiglia di origine.
“Con questi eventi sociali del centro, stiamo cercando di creare un’atmosfera famigliare per le persone” dice Mina, “Forse erano abituati ad avere una vita gay, ma adesso non più. Questo porterà ‘gaiezza’ alla loro vita”.
Le esperienze di vita di Mina e Sharon sono risorse preziose per il comitato anziani, dice Porter Gilberg: “Essendo attiviste della comunità LGBT da molto tempo, Mina e Sharon hanno decenni di esperienza alle spalle. Sanno cosa funziona. Le loro voci sono centrali nel mettere sul tavolo gli interessi delle lesbiche anziane. La loro idea di un incontro per fare socializzare le lesbiche sembra molto semplice. Dobbiamo solo creare uno spazio in cui le donne si sentano a loro agio”.
Amiche d’infanzia
Mina aveva cinque anni quando incontrò Sharon, quattro anni, che viveva dall’altra parte della strada a Cleveland. Rimasero amiche per sette anni, finché Mina si trasferì in un’altra via, e si persero di vista.
In quel periodo stavano piantando i semi del proprio attivismo. I genitori di Mina avevano senso civico, e partecipavano attivamente agli affari della comunità. Sharon subì l’influenza della zia, Marie Prince: “Mi rese cosciente della povertà, del razzismo e dei problemi del mondo. Ero anche una ‘groupie’ di Martin Luther King. Feci la marcia su Washington e andai a vederlo a Chicago e a Detroit”.
Le strade d Mina e Sharon si incrociarono ancora ventisei anni dopo, nel 1971. A loro insaputa, le donne vivevano entrambe a Hermosa Beach e si incontrano in un ristorante locale, mentre facevano colazione. Poco dopo iniziarono a frequentarsi, si fidanzarono e nel 1983 si trasferirono a Long Beach.
Nel 1971 Mina e Sharon iniziarono il loro attivismo LGBT lavorando al Gay Women’s Service Center di Los Angeles, una delle prime organizzazioni lesbiche degli Stati Uniti.
L’anno successivo iniziarono a lavorare al Gay Community Services Center, il precursore del Gay and Lesbian Center di Los Angeles, dove Mina aiutò a fondare una clinica per la salute delle lesbiche.
Nel 1973 Mina lasciò il Gay Community Services Center e si iscrisse al Cal State Dominguez Hills, dove, due anni più tardi, discusse la sua rivoluzionaria tesi. Si trattava di uno sguardo d’insieme ai bisogni di venti lesbiche tra i 50 e i 73 anni, ed includeva temi come amiche e compagne, identità e comunità, e la preparazione all’invecchiamento.
Cinque anni più tardi, Mina e Sharon fondarono la National Association of Lesbian and Gay Gerontology, che nel 1994 confluì nell’American Society on Aging (Società americana di studi sull’invecchiamento).
A Long Beach furono coinvolte nel Long Beach Lambda Democratic Club, e Mina per nove anni fu nella Human Relations Commission della città.
Nel 2007 Mina organizzò la sede della California del sud dell’OLOC (Old Lesbians Organizing for Change – un’associazione per l’aiuto delle lesbiche anziane).
“Mina e Sharon sono sempre state fiere attiviste per i diritti LGBT” dice Angela Brinskele, direttrice della comunicazione del June L. Mazer Lesbian Archives con sede a West Hollywood, “Sono pioniere. All’inizio della storia del movimento LGBT di Los Angeles non c’erano molte donne, ma loro c’erano, dichiarate e molto fiere”.
E sono ancora qui. Dopo quarantadue anni, Mina dice che la loro passione per l’attivismo politico non è diminuita: “È così che si cambia il mondo. Devi alzare un po’ di polvere per fare certe cose. Ci siamo divertite per quarantadue anni, ma guardando al mondo, a Long Beach e alla comunità LGBT, ne vediamo i problemi. Vogliamo aiutare la gente a risolverli ovunque possiamo”.
Testo originale: Long Beach lesbian couple of 42 years continue to fight for gay rights